Chi non ama una buona favola con un tocco di ironia e un pizzico di magia? “Shrek 2” ci regala tutto questo e molto di più, superando le aspettative con un sequel che mantiene lo spirito dell’originale e aggiunge nuove emozioni e risate. Diretto dal trio geniale di Andrew Adamson, Kelly Asbury e Conrad Vernon, questo film ci porta di nuovo nel mondo degli orchi, dei principesse e delle avventure improbabili.
Il secondo capitolo della saga di Shrek segue le avventure del nostro amato orco e della sua principessa Fiona, basandosi sempre sul libro illustrato “Shrek!” di William Steig del 1990. In modo toccante, alla fine dei titoli di coda, troviamo una dedica a Steig, scomparso durante la lavorazione del film, che mostra Shrek e Ciuchino osservare la luna, proprio come nel primo film.
L’anteprima al Festival di Cannes del 2004, dove ha concorso per la Palma d’Oro, ha segnato l’inizio del successo di “Shrek 2”: il film ha infranto record con il secondo weekend di apertura di tre giorni più grande nella storia degli Stati Uniti e ha avuto la più grande apertura per un film d’animazione.
La Trama
La storia si apre con il principe Azzurro che parte per salvare la principessa Fiona dalla torre sorvegliata da una draghessa. Ma, sorpresa delle sorprese, Fiona è già stata salvata da qualcun altro e si trova in luna di miele con Shrek. Tornati alla palude, Shrek e Fiona ricevono un invito dai genitori di Fiona, re Harold e regina Lillian, per un ballo di gala nel regno di Molto Molto Lontano. Fiona è entusiasta di rivedere i genitori, mentre Shrek è preoccupato di come reagiranno alla sua trasformazione in orco. Dopo molte esitazioni, Shrek accetta di partire con Fiona e Ciuchino, lasciando la palude in mani sicure.L’accoglienza nel regno è calorosa, ma tutti rimangono sbigottiti nel vedere Fiona e Shrek come orchi. Durante una cena, una furiosa lite tra Shrek e re Harold porta Fiona a chiudersi nella sua stanza in lacrime. La Fata Madrina, madre del principe Azzurro, appare per consolarla, ma quando scopre che Fiona ha sposato Shrek, trama con re Harold per separarli.
Il re assolda il Gatto con gli Stivali per uccidere Shrek. Tuttavia, il Gatto diventa un alleato e si unisce a Shrek e Ciuchino. I tre rubano una pozione magica dalla Fata Madrina, sperando che renda Shrek e Fiona felici per sempre. La pozione trasforma Shrek in un bell’uomo e Ciuchino in uno stallone bianco, ma Fiona deve baciare Shrek entro mezzanotte per rendere permanente l’incantesimo.Tornato al castello, Shrek scopre che la Fata Madrina ha ingannato Fiona facendole credere che il principe Azzurro sia il vero Shrek trasformato. In un tentativo disperato di salvare il suo matrimonio, Shrek, Ciuchino e il Gatto con l’aiuto degli amici del bosco, interrompono il ballo di gala proprio mentre il principe Azzurro sta per baciare Fiona. La Fata Madrina cerca di colpire Shrek e Fiona con un incantesimo mortale, ma re Harold si sacrifica per salvare sua figlia, rivelando la sua vera forma di rospo.
Alla fine, Fiona rifiuta di baciare Shrek per rendere l’incantesimo permanente, dicendo di amare Shrek per quello che è. Quando scocca la mezzanotte, Shrek, Fiona e Ciuchino ritornano alle loro forme originali e la festa prosegue con una danza sulle note di “Livin’ la Vida Loca”. Durante i titoli di coda, la Draghessa, moglie di Ciuchino, arriva con i loro sei cuccioli, rivelando di essere stata incinta.
La Magia della Produzione
Le animazioni di “Shrek 2” sono state realizzate utilizzando oltre 330 workstation HP con sistema operativo Linux, mentre per la composizione finale delle scene digitali sono stati impiegati 780 server, anch’essi HP con Linux. Questo salto tecnologico ha permesso di creare un mondo ancora più dettagliato e immersivo. Il film è stato dedicato a William Steig, autore del libro originale, scomparso durante la produzione. Una curiosità interessante: Julie Andrews e John Cleese, che prestano le voci ai genitori di Fiona, hanno sempre registrato le loro parti insieme, contrariamente alla prassi comune di registrare le voci separatamente.
L’Incanto Continua
“Shrek 2” è un brillante esempio di come un sequel possa essere fedele all’originale pur espandendosi in nuove e interessanti direzioni. È un film che diverte, commuove e continua a essere apprezzato da un pubblico di tutte le età. La dedica a William Steig è un tocco commovente che rende omaggio all’uomo che ha creato il personaggio di Shrek, sottolineando l’impatto duraturo della sua opera. Insomma, “Shrek 2” non è solo un film da vedere, ma una vera e propria avventura da vivere, risata dopo risata.