Lo shaolin è un termine che può riferirsi a diversi aspetti della cultura e delle arti marziali cinesi. Lo shaolin è innanzitutto il nome di un famoso tempio buddista situato sul monte Songshan, nella provincia di Henan, in Cina. Il tempio fu fondato nel V secolo d.C. e divenne il luogo di nascita del buddhismo Chán, la scuola cinese che diede origine al buddhismo Zen in Giappone. Il tempio ospitava anche una comunità di monaci che praticavano le arti marziali, sia per difendersi dagli attacchi dei banditi e dei nemici politici, sia per sviluppare la propria disciplina fisica e spirituale. Il tempio di shaolin fu spesso coinvolto nelle vicende storiche della Cina, sostenendo o contrastando vari imperatori e dinastie. Il tempio fu anche distrutto e ricostruito più volte, subendo l’influenza di diverse correnti e scuole marziali.
Lo shaolin è anche il nome di uno stile di combattimento delle arti marziali tradizionali cinesi, noto come shaolinquan, ovvero il pugilato della giovane foresta. Lo shaolinquan è uno stile esterno, che si basa sull’uso della forza, della velocità e della coordinazione. Lo shaolinquan comprende una vasta gamma di tecniche, che includono colpi con le mani, i piedi, le ginocchia, i gomiti, le spalle e la testa, prese, proiezioni, leve, sbilanciamenti, rotolamenti, cadute, schivate, parate e blocchi. Lo shaolinquan utilizza anche diverse armi, tra cui il bastone, la spada, il coltello, la lancia, il tridente, il nunchaku, la catena, il ventaglio, il fiore di prugno e molti altri. Lo shaolinquan si caratterizza per la sua ricchezza e varietà di forme, ovvero sequenze codificate di movimenti che simulano situazioni di combattimento. Le forme possono essere eseguite da soli o in coppia, a mani nude o con le armi, e possono rappresentare animali, elementi naturali o personaggi storici o mitologici.
Lo shaolin è infine il nome di un alveo, ovvero un insieme di stili marziali che rivendicano la propria origine o influenza dal tempio e dallo stile di shaolin. Questi stili sono diffusi in tutta la Cina e in altri paesi asiatici, e presentano caratteristiche comuni, ma anche differenze regionali e individuali. Tra gli stili derivati dallo shaolin, si possono citare il bei shaolinquan (lo shaolin del nord), il nan shaolinquan (lo shaolin del sud), il meihuaquan (il pugilato del fiore di prugno), il hongquan (il pugilato rosso), il luohanquan (il pugilato degli arhat), il taizuquan (il pugilato dell’imperatore Taizu), il taijiquan (il pugilato del principio supremo), il xingyiquan (il pugilato della forma e dell’intenzione), il baguazhang (la palma degli otto trigrammi) e molti altri. Alcuni di questi stili hanno anche influenzato le arti marziali di altri paesi, come il kwonpup e il subak della Corea, il jujutsu, l’aikido e il judo del Giappone, il karate di Okinawa e lo shorinji kempo.
Lo shaolin, quindi, è un fenomeno culturale e marziale di grande rilevanza e fascino, che ha una lunga e complessa storia, una ricca e variegata tecnica e una vasta e influente diffusione. Lo shaolin è anche una fonte di ispirazione per molti praticanti e appassionati di arti marziali, che ne apprezzano i valori di disciplina, coraggio, lealtà e saggezza. Lo shaolin è, infine, un patrimonio dell’umanità, che merita di essere conosciuto, studiato e preservato.