Arriva in libreria e fumetteria per Sergio Bonelli Editore il quinto episodio della serie Il Confine, il nuovo universo narrativo firmato da Sergio Bonelli Editore firmato da Mauro Uzzeo e Giovanni Masi. Come spiega Mauro Uzzeo è proprio ne Il Confine – Volume 5: Quella notte di Dicembre che ci addentriamo nelle vicende più intime dei singoli protagonisti.
“I ragazzi scomparsi sono il fulcro narrativo ed emotivo della serie, proprio per questo abbiamo deciso di ritardarne il più possibile la presentazione. A parte una brevissima sequenza, fino al quinto episodio abbiamo puntato a non mostrarli mai, focalizzandoci sul punto di vista degli altri personaggi. Ci interessava raccontarli al lettore tramite la loro assenza, evidenziando gli effetti della loro scomparsa su chi era in attesa di risposte certe: i famigliari, gli amici, i nemici, la polizia, la gente del paese, e così via, indagando le conseguenze di una premessa enunciata ma lasciata, fino a questo momento, fuori campo”.
Il Confine: Quella notte di Dicembre, scritto da Giovanni Masi e Mauro Uzzeo, coi disegni di Francesca Ciregia e Alessandro Giordano e la copertina di Lorenzo LRNZ Ceccotti, vede protagonisti proprio la scuola, le chat di gruppo, il sesso in casa o in macchina – sempre in silenzio e senza farsi scoprire – le bugie, l’alcool, gli innamoramenti, le droghe, la rabbia, gli amori e quella festa di notte, vicino alla grande radura, in cui la vita di cinque adolescenti non può che cambiare per sempre. Mentre gli abitanti del piccolo paese al confine tra Italia e Francia partecipano a un funerale che potrebbe essere l’oscuro presagio di molti altri a venire, Laura Denti e Antoine Jacob proseguono nella loro indagine sui ragazzi scomparsi. Ma perché qualcuno tenta di ostacolarli? Strani personaggi si muovono alle pendici della grande montagna con gli squarci, e i loro destini sono strettamente collegati a quello che accade nei boschi. Possibile che la soluzione di tutti i misteri sia nascosta… in una foto? Il Confine: Quella notte di Dicembre si chiude con una ricca postfazione che è un nuovo viaggio dietro le quinte, tra interviste agli autori, studi, sketch, versioni alternative e traiettorie impreviste nella realizzazione della serie.
Racconta Giovanni Masi:
“La costruzione narrativa de Il Confine ci ha permesso di esplorare i più disparati approcci di linguaggio. Spesso da un episodio all’altro cambiano non solo i personaggi, ma anche le atmosfere e la messinscena. Nel terzo volume, disegnato da Carlo Ambrosini e ambientato a inizio Novecento, il racconto ha un piglio da “classico cinematografico”, ed è percorso da una vena di stampo quasi neorealista. Tutto il contrario di quanto accade qui, nel quinto episodio, che si presenta come un racconto generazionale con tanto di chat visualizzata in didascalia. Due linguaggi all’apparenza inconciliabili nella stessa storia, ma che grazie a un impegnativo lavoro di struttura diventano segni coerenti di un’unica narrazione, come tante carte dello stesso mazzo”.