Sergio Bonelli, il leggendario creatore di personaggi iconici come Tex Willer e Dylan Dog, non ha avuto un percorso ordinario verso il successo. A soli 13 anni, il giovane futuro editore si trovò a vivere un’esperienza che non solo lo segnò profondamente, ma lo avvicinò al mondo della scrittura e dell’avventura che avremmo imparato a conoscere nei suoi fumetti. Un episodio cruciale della sua infanzia, che si inserisce nel contesto della Resistenza italiana, ebbe un impatto determinante nel formare la sua visione del mondo e la sua passione per le storie.
Il giovane Sergio, pieno di entusiasmo e impavidità, venne coinvolto in una missione delicata e pericolosa: doveva portare notizie cruciali a un compagno partigiano malato. Questo compito, che lo catapultò nel cuore della guerra e delle sue insidie, segnò per lui un incontro con il mondo degli adulti, un mondo fatto di sacrifici, coraggio e pericolo. Ma fu anche un’opportunità per maturare, scoprire la solidarietà dei resistenti e sperimentare un legame profondo con il valore della lotta per la libertà.
L’eredità della Resistenza non lasciò solo un ricordo nelle sue memorie, ma entrò di prepotenza nell’anima di Bonelli. Il contatto con i partigiani e i valori che difendevano si rifletteva nelle sue storie, infondendo una passione per l’avventura che, da quel momento in poi, avrebbe caratterizzato tutta la sua carriera.
Questo episodio della sua infanzia, che emerge in un estratto del suo racconto autobiografico, ci fa capire come le esperienze vissute da Bonelli lo abbiano spinto a creare universi narrativi ricchi di significato, in cui il coraggio e la lotta per la giustizia sono sempre al centro. Quella missione di gioventù non solo ha segnato il suo cammino, ma ha alimentato la sua passione per raccontare storie che potessero ispirare e toccare i lettori, proprio come aveva fatto con lui la Resistenza.