Sealab 2020 animated series

Questo è l’anno 2020. Siamo al Challenger Sea Mount – la cima di una montagna subacquea, un complesso sotto il mare. Qui vivono duecentocinquanta uomini, donne e figli, ognuno un pioniere della scienza. Questa è la nostra ultima frontiera – un ambiente ostile che può contenere la chiave per il domani. Ogni giorno, in questi oceani dimorano nuove sfide nella costruzione della città sottomarina… Questo è il Sealab 2020.

Questa era l’intro, tradotta in italiano, che precedeva la sigla d’inizio di Sealab 2020, una delle serie animate della Hanna & Barbera, che secondo il mio modesto e imparziale punto di vista, è una delle serie più particolari che la famosa casa di produzione abbia mai creato, ma non per questo meno bella o divertente. Pur avendo i suoi personaggi principali, Sealab 2020 non aveva un vero e proprio protagonista, in quanto ogni puntata era completamente diversa e i protagonisti erano i vari personaggi presenti all’interno della base, in quanto il tutto si svolgeva in una Colonia sottomarina, in cui vivevano gli “addetti ai lavori” e le loro famiglie. Prodotta all’inizio degli anni ’70 e trasmessa negli USA nel 1972 sul canale americano NBC, nel contenitore dei cartoni animati del sabato mattina, in Italia venne trasmessa sulle reti locali, verso la fine degli anni ’70 inizi anni ’80, una cosa curiosa e neanche tanto bella, era che dei 15 episodi previsti della serie, alcuni vennero cancellati, così che alla fine ne trasmisero solo 13 in totale.

Come viene citato nella intro, siamo nel futuro anno 2020, l’oceano è diventato la nuova frontiera per l’umanità, questo immenso mondo sommerso completamente sconosciuto e ostile, sembra essere la chiave per la sopravvivenza futura del genere umano; infatti un consorzio mondiale, aveva organizzato una serie di colonie per studiare l’eventuale colonizzazione del fondale marino e lo sfruttamento delle sue risorse, mantenendo il giusto equilibrio ecologico della biosfera sottomarina, oltre ovviamente a studiare sia la flora che la fauna subacquea. Il punto cardine di tutta la storia si svolge all’interno di una di queste colonie, un’enorme struttura sottomarina, denominata Sealab, nel cui interno interno vivono scienziati, tecnici, esperti di biologia marina, medici e botanici che insieme collaborano per poter realizzare il sogno di poter colonizzare gli oceani. Per poter meglio adempiere a questo non facile compito di adattabilità, oltre al personale della Sealab, vivono anche le rispettive famiglie, che cercano di adattarsi al nuovo futuro, vivendo ogni giorno avventure più o meno pericolose, come sfuggire agli squali, cercare naufraghi, oppure semplicemente esplorare nuovi fondali marini collaudando nuove apparecchiature, o ancora far fronte a nuove malattie. Come si suol dire ogni giorno una nuova avventura sia grande che piccola.

Serie animata breve, come buona parte delle serie di Hanna & Barbera, anche se a parer mio meritava di durare almeno un altra ventina di episodi, con un tema cardine, la vita sottomarina, e varie situazioni. Nonostante la moltitudine di personaggi, che si frappongono tra di loro, grazie proprio alle varie storie e vicissitudini che si intrecciano tra loro, a parte il comandante dello Sealab che fa da punto cardine, non vi è un solo protagonista che primeggia ogni volta come in altre serie televisive. Un altro punto di forza di tale serie, oltre ai disegni ben definiti per l’epoca e l’ambientazione sottomarina, era il messaggio ecologico che veniva trasmesso senza però essere sottolineato in maniera pedante come altri programmi televisivi sia contemporanei che postumi di Sealab.

https://www.youtube.com/watch?v=VBKhiFSdzUI

Alla prossima

by Marco Talparius Lupani

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