“I’m No Superman” è una frase che i fan di Scrubs conoscono bene, ma a quanto pare, il creatore della serie Bill Lawrence potrebbe presto dimostrare il contrario. Sì, perché il revival di Scrubs – Medici ai primi ferri è ufficialmente in sviluppo, e c’è una buona possibilità che gli attori storici tornino a indossare i mitici camici azzurri. Le voci su un possibile ritorno circolano da tempo, ma questa volta le cose sembrano farsi serie. Secondo quanto trapelato, il progetto è nelle mani della ABC, con 20th Television impegnata a superare gli ostacoli più complessi, tra cui il “piccolo” dettaglio di coinvolgere Bill Lawrence. E non è cosa da poco, considerando che l’autore ha un contratto di esclusiva con Apple TV+ (dove ha creato successi come Ted Lasso, Shrinking e Bad Monkey). Tuttavia, un accordo è stato raggiunto: Lawrence potrà essere parte attiva del revival, anche se non ricoprirà il ruolo di showrunner.
Il ritorno della “vecchia guardia”
Ma il punto più delicato è sempre lo stesso: il cast. Saranno della partita gli storici volti di Scrubs? I fan possono tirare un sospiro di sollievo: Zach Braff (J.D.), Donald Faison (Turk), Sarah Chalke (Elliot), John C. McGinley (Dr. Cox), Judy Reyes (Carla), Ken Jenkins (Dr. Kelso) e Neil Flynn (l’iconico Inserviente) sono tutti nomi in trattativa. Certo, l’agenda di alcuni attori (come quella di Judy Reyes, attualmente impegnata nella serie High Potential) potrebbe complicare le cose, ma la voglia di rivedersi al Sacro Cuore sembra non mancare a nessuno.
D’altronde, negli anni, i membri del cast non hanno mai escluso l’idea di tornare. Anzi, sono sempre stati aperti all’eventualità di riformare la squadra, e le reunion amichevoli tra Braff, Faison e gli altri membri del cast sui social ne sono una prova. Quindi, mai dire mai.
Un revival, un reboot o… un ibrido?
Ma che forma avrà questo nuovo Scrubs? Sarà un vero e proprio revival, con gli stessi personaggi alle prese con nuove sfide, oppure un reboot con volti nuovi? La risposta ce la dà lo stesso Bill Lawrence. In un’intervista a Deadline, l’autore ha spiegato che il suo obiettivo sarebbe creare una sorta di “combo” tra le due formule. «Penso che la sola ragione per farlo possa essere una combinazione», ha dichiarato Lawrence. L’idea sarebbe quella di mostrare sia il modo in cui i personaggi storici affrontano il mondo della medicina oggi, sia di raccontare il percorso di giovani leve alle prese con le stesse difficoltà che J.D. e compagni hanno affrontato nella serie originale.
Un approccio che sembra perfetto per raccontare il cambiamento della medicina nel mondo post-pandemico e per mostrare come i vecchi protagonisti possano passare il testimone a una nuova generazione di “scrubs”. Se pensiamo a come la serie originale ha affrontato temi seri con un mix di comicità e riflessioni profonde, possiamo aspettarci che il revival riesca a farlo ancora meglio.
Un’eredità (quasi) intoccabile
C’è da dire, però, che i fan di Scrubs sono molto protettivi verso la serie originale. Lo dimostra il trattamento riservato alla nona stagione, quella che viene spesso definita “la stagione che non esiste”. Per chi non lo sapesse, l’ultima stagione della serie cambiò radicalmente la formula, presentando nuovi protagonisti e lasciando J.D. e gli altri sullo sfondo. Il risultato? Un flop totale e l’insoddisfazione generale del pubblico. È probabile, quindi, che Lawrence e gli autori abbiano imparato la lezione. Non a caso, l’autore stesso ha riconosciuto l’errore e ha promesso che, se mai si fosse fatto un revival, non si sarebbe ripetuto lo stesso sbaglio. “Abbiamo visto questi giovani calarsi in quel mondo, sapendo quanto fossero idealisti e che stavano rispondendo alla ‘chiamata’. Sarebbe un errore non combinare insieme le due cose”, ha spiegato.
Per chi ha amato Scrubs, il ritorno del Sacro Cuore è un evento carico di nostalgia. La serie, andata in onda dal 2001 al 2010, ha lasciato un segno profondo nel cuore degli spettatori, riuscendo a mescolare con maestria comicità assurda e momenti drammatici di grande intensità.La serie ruotava attorno a John “J.D.” Dorian (Zach Braff) e al suo percorso come medico, raccontato in prima persona attraverso la sua voce narrante e le sue fantasie surreali. Accanto a lui c’era il suo migliore amico Turk (Donald Faison), la dolce ma nevrotica Elliot (Sarah Chalke), il sarcastico e cinico Dr. Cox (John C. McGinley) e la saggia Carla (Judy Reyes), senza dimenticare l’Inserviente (Neil Flynn), il personaggio forse più misterioso e bizzarro della serie. Il titolo della serie, Scrubs, non è casuale. Richiama la divisa dei medici e infermieri, la pratica di “scrubbare” (lavarsi le mani prima di un intervento chirurgico) e il termine usato in slang per indicare “principianti” o “novellini”. E i protagonisti, per gran parte della serie, si sentono proprio così: inesperti e insicuri, ma pronti a imparare e crescere insieme.
Dal Sacro Cuore a… chissà dove?
Se tutto andrà per il meglio, il ritorno di Scrubs potrebbe essere uno dei progetti più attesi dai fan della TV. Certo, c’è ancora da negoziare con il cast e definire i ruoli dietro le quinte, ma l’entusiasmo non manca.
E se c’è una lezione che Scrubs ci ha insegnato, è proprio questa: anche quando ti senti un principiante, anche quando il mondo sembra sopraffarti, puoi sempre contare su una squadra. J.D. non era un supereroe, ma ha sempre avuto accanto i suoi amici e colleghi. Forse, alla fine, è proprio questo il messaggio che Scrubs vuole darci: non serve essere supereroi per fare la differenza.
Aspettiamo di vedere se il Sacro Cuore tornerà davvero a battere. Nel frattempo, possiamo solo immaginare J.D. che si perde in una delle sue classiche fantasie mentre il Dr. Cox lo guarda con quello sguardo tra il divertito e il rassegnato.
E no, non c’è bisogno di essere supereroi per emozionarsi all’idea di rivedere tutto questo. 🍿📺