I Signori dei Nerd, Giulia “Juppina” & Paolo (Ferie Permettendo), ci portano alla scoperta del GAMM – Game Museum di Roma, una vera e propria evoluzione del ViGaMus, il Museo del Videogioco che per dodici anni ha portato la storia dei videogiochi nel cuore della Capitale. Dopo oltre un decennio di successi, il museo si è trasformato, pronto a fare il grande salto con l’apertura del GAMM, inaugurato il 30 novembre. E a noi non resta che chiederci: cosa ci si aspettava da questa metamorfosi?
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GAMM non è solo un museo tradizionale, è un’esperienza immersiva che celebra il videogioco come forma d’arte e cultura, con un approccio che unisce storia, creatività e innovazione. Il museo è suddiviso in tre macroaree tematiche, ciascuna progettata per offrire ai visitatori un viaggio interattivo, ricco di stimoli, tra passato e futuro. Con una superficie di circa 700 metri quadrati distribuiti su due livelli, GAMM è un punto di riferimento che si propone di avvicinare tutti, dai fan hardcore ai neofiti, alle meraviglie del videogioco.
La missione del museo è chiara: i videogiochi non sono solo giochi, ma veri e propri veicoli culturali e artistici. L’esperienza offerta non si limita a conservare il patrimonio storico, ma lo arricchisce con contenuti digitali all’avanguardia, rendendo ogni angolo un ponte tra tradizione e innovazione. L’eredità del ViGaMus, che nel corso degli anni ha accolto più di due milioni di visitatori, è stata raccolta e spinta oltre i confini grazie alla gestione di Kabuto, la startup che ha preso le redini del progetto.
Il GAMM si rivolge non solo ai gamer incalliti, ma anche a famiglie, turisti, studenti e chiunque voglia scoprire un medium che ha saputo unire diverse generazioni. Non è solo un museo, ma un luogo dove il videogioco viene riconosciuto per il suo valore come forma d’espressione culturale. Con l’ausilio di tecnologie interattive avanzate, il GAMM offre un’esperienza che stimola la riflessione sul videogioco come fenomeno globale e culturale.
All’interno di GAMM, mostre temporanee, conferenze e laboratori sono elementi chiave per sensibilizzare le nuove generazioni sui videogiochi, considerati non solo come intrattenimento, ma anche come strumento educativo. Oltre a celebrare la storia del medium, il museo crea uno spazio di dialogo tra esperti, istituzioni e associazioni, con l’obiettivo di promuovere il videogioco come parte integrante della cultura contemporanea.
Marco Accordi Rickards, direttore del museo e co-fondatore di Kabuto, ha dichiarato: “Roma è sempre stata la culla del nostro patrimonio artistico e culturale, e oggi con GAMM la città si apre a una nuova forma di cultura, celebrando il videogioco come arte interattiva.” Il museo, infatti, non si limita a esporre videogiochi e console, ma offre un’esperienza che attraversa la storia, la tecnologia e il gameplay di questo medium.
Le tre aree tematiche del museo sono state pensate per offrire un’esperienza completa e variegata. Il GammDome, con le sue 24 stazioni interattive, è il cuore pulsante del museo, dove la tradizione incontra l’innovazione. I visitatori possono esplorare la storia del videogioco, accompagnati da contenuti digitali e video esclusivi, tra cui contributi di leggende del gaming come Don Daglow, Warren Spector e Denis Dyack. Ma non è tutto: questa sezione è pensata anche per accogliere scolaresche, offrendo un’esperienza educativa coinvolgente, mirata a stimolare la creatività e il pensiero critico degli studenti.
La seconda area, Parc – Path of Arcadia, è dedicata ai giochi da sala, quei classici coin-op che hanno segnato un’epoca tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90. Qui, oltre 20 cabinati arcade riportano in vita i titoli iconici che hanno fatto la storia dei videogiochi da bar.
Infine, l’area Hip – Historical Playground si trova al piano inferiore e si concentra sull’evoluzione del gameplay e del game design. Qui i visitatori possono scoprire come le tecnologie hanno plasmato il mondo dei videogiochi, esplorando anche l’evoluzione dei computer da gioco e le ultime innovazioni in realtà virtuale. Un vasto catalogo di oltre 2000 titoli è a disposizione, da giocare su postazioni interattive che offrono modalità single player o multiplayer, per un’esperienza coinvolgente a 360 gradi.
In un’epoca in cui i videogiochi sono diventati una parte fondamentale della nostra cultura, GAMM si erge come un faro per l’arte interattiva, con l’impegno di rendere la cultura videoludica accessibile a tutti. Non c’è dubbio che il museo rappresenti una tappa obbligata per chiunque voglia esplorare il mondo dei videogiochi, un medium che non smette mai di emozionare, di unire e di raccontare storie uniche. GAMM – Game Museum di Roma è un passo audace verso il futuro del videogioco come arte e cultura. Non perdere l’occasione di esplorare questo spazio che promette di essere tanto educativo quanto divertente, un viaggio che trascende il semplice intrattenimento e ti porta a scoprire un nuovo mondo. Se ancora non l’hai fatto, corri a visitarlo, perché la storia del videogioco ti aspetta a Roma!
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