La Sardegna non è solo mare cristallino e nuraghi! Un team di scienziati ha fatto una scoperta che ha dell’incredibile, roba da far impallidire persino Indiana Jones: hanno trovato le tracce fossili di dinosauri! Sì, avete capito bene, proprio quelle bestiacce preistoriche che tanto ci fanno sognare tra film e fumetti.
La news bomba arriva direttamente dall’Ogliastra, precisamente dalle campagne di Baunei. Durante le riprese di un documentario sui paesaggi sardi (mica pizza e fichi!), i professori Antonio Assorgia, Sergio Ginesu e Stefania Sias, luminari delle università di Sassari e Cagliari, si sono imbattuti in un ritrovamento paleontologico che riscrive la storia dell’isola.
Impronte di un teropode mai visto prima in Sardegna!
Nascoste in rocce che risalgono al Giurassico (circa 165 milioni di anni fa, un’era geologica fa!), queste impronte appartengono a un dinosauro teropode mai segnalato prima in Sardegna. Immaginate la scena: un bestione bipede che passeggiava beato su queste terre quando ancora non esistevamo nemmeno come idea!
Grazie a questa scoperta pazzesca, i paleontologi sono riusciti a farsi un’idea di come fosse questo dinosauro e l’ambiente in cui viveva. Pare fosse un tipo che amava le zone costiere con sabbia e fango, tipiche delle paludi e delle aree soggette alle maree. Un vero “local” del Giurassico medio!
E non finisce qui! La roccia che ha custodito queste orme ha rivelato anche la presenza di altre specie dell’epoca. Insomma, è la prima prova concreta che i dinosauri hanno davvero abitato la Sardegna durante il Mesozoico. Una figata spaziale!
Battezzato “Bibi”: un omaggio in rosa?
La prima a notare queste tracce preistoriche è stata Stefania Sias, e pare che il dinosauro abbia già un nome: “Bibi”. Gli scienziati pensano possa trattarsi di un esemplare femmina, ma ovviamente serviranno ulteriori analisi per confermarlo. Incrociamo le dita per Bibi!
Il paleontologo Marco Zedda ha spiegato quanto sia incredibile poter ricostruire un animale a partire da un’impronta: “Le impronte ci parlano e ci raccontano come stavano le cose 165 milioni di anni fa. Quello di Baunei era probabilmente un erbivoro, vista la mancanza di artigli, ed era un bipede lungo circa 120-160 centimetri”. Praticamente un “cucciolo” rispetto ad altri giganti del Giurassico, ma pur sempre un dinosauro!
Una scoperta casuale che cambia tutto
Francesco Ginesu, responsabile del documentario, ha sottolineato come spesso le scoperte scientifiche più importanti avvengano quasi per caso: “Come spesso accade nella scienza, ha il potere di cambiare radicalmente ciò che pensavamo di sapere. Quelle impronte, individuate mentre si lavorava su un prodotto divulgativo, si sono rivelate un ritrovamento di enorme valore scientifico. Non si tratta solo di un dato in più: è una testimonianza diretta della presenza dei dinosauri in un’area che finora non aveva restituito prove così evidenti”.
Insomma, ragazzi, la Sardegna si conferma un’isola piena di sorprese, capace di regalarci emozioni che vanno ben oltre le spiagge da cartolina. Chi lo sa, magari la prossima volta che farete un’escursione potreste imbattervi in qualche altra traccia preistorica! Continuate a seguirci per non perdervi nessun aggiornamento su questa incredibile scoperta! 😉