Finita la battaglia al Grande Tempio, la Terra si prepara ad un nuovo scontro tra le forze di Athena e quelle di Odino, Dio di Asgard. Infatti nelle gelide lande del nord, Hilda di Polaris, sacerdotessa di Odino viene fatta prigioniera di un misterioso e malefico anello.
Grazie a Flare, sorella di Hilda, Athena giunge ad Asgard, ma la situazione non è delle migliori: Hilda ha smesso di celebrare Odino, questo comporta inevitabilmente lo scioglimento dei ghiacci.
Atena prende il posto di Hilda, sul picco ghiacciato, mentre i suoi cavalieri avrebbero combattuto contro i leggendari God Warriors.
Hilda dev’essere sconfitta entro la notte, altrimenti per Athena non ci saranno speranze.
Ed ecco presentarsi il primo ostacolo: Thor, dal martello di Mjöllnir.
Il potente cavaliere è affrontato da Seiya, ma invano perché Thor è potentissimo; nel culmine della battaglia arriva Shiryu da Goro Ho che spiega ai Bronze Saints che per aiutare Atena devono impadronirsi degli Zaffiri di Odino, incastonati nelle armature dei God Warriors.
Finalmente la prima vittoria: lo zaffiro di Thor è nelle mani di Seiya.
Sulla via che conduce al palazzo di Hilda i Saints d’Athena di separano.
Shiryu viene fermato da Luxor, guerriero cresciuto nella foresta, e per il Saint di Athena la battaglia è molto difficile.
Sostenuto dallo spirito di Shura del Capricorno, Shiryu sconfigge Luxor.
Il terzo cavaliere ad ostacolare i cavalieri di bronzo è Artax, che viene affrontato da Hyoga in una tragica sequenza di morte.
Il cavaliere di Odino è innamorato di Flare, sorella di Hilda, fuggita dal palazzo, per cercare aiuto, insieme a Hyoga.
Quest´ultimo si accorge, a proprie spese, che il suo nemico, non solo è capace di padroneggiare le energie fredde, ma anche la forza del fuoco.
Artax non cede le armi, nemmeno quando Flare protegge Hyoga con il suo corpo.
“L’ubbidienza ad Hilda viene prima nel cuore di un cavaliere…” sentenzia Artax, prima di sferrare il suo attacco contro Hyoga, protetto da Flare.
Dopo aver subito l’attacco Hyoga, sorretto dallo spirito di Camus, e Artax si affrontano per l´ultima volta.
Il terzo zaffiro è nelle mani del Saint del Cigno, quando nell´aria si diffonde una dolce melodia.
Mime viene affrontato da Shun, ma nemmeno con la Nebulosa di Andromeda riesce a sconfiggere il God Warrior.
“…dunque hai deciso di attaccarmi col tuo colpo segreto, non ti meravigliare se lo stesso farò io… […] …intonata sulle note del tuo cuore la nota finale per te sarà l´ultima”.
Ma a salvare il Saint di Andromeda giunge Ikki. Quest´ultimo intravede nell´animo di Mime un conflitto tra due personalità; nel culmine della battaglia la parte malvagia prende il sopravvento, ma le Ali della Fenice riescono a far tornare in sé Mime che spogliatosi dell´armatura affronta, per la difesa di Asgard, Ikki.
Finalmente il quarto zaffiro è nelle mani dei Saints di Atena.
Nel frattempo Seiya rischia la vita assieme a Marin. I due infatti incontrano sul loro cammino Megres! Costui è a conoscenza del fatto che Hilda sia posseduta, che i suoi compagni stanno morendo in una lotta ingiusta, ma prova piacere in questo, dal momento che dopo la morte di Hilda, diverrà il padrone di Asgard!
Megres, che governa gli spiriti della foresta, imprigiona Seiya e Marin in teche di ametista e sta quasi per battere anche Hyoga, ma sarà Shiryu a liberare gli amici dopo una terribile lotta contro Megres.
Shun per primo giunge a palazzo, ma è ostacolato da Mizar.
Arrivano a portare il loro aiuto anche Seiya e Hyoga, ma è proprio il Saint di Andromeda a voler affrontare il God Warrior, mentre i due Bronze Saints vengono fermati da una strana presenza.
Grazie alla Nebulosa di Andromeda, Shun conquista lo zaffiro dell´avversario, ma l´arrivo improvviso di Shaina lo mette in guardia di fronte alla stella doppia di Mizar, Alcor, colui che aveva sconfitto il Gold Saint del Toro nelle dodici case.
Shun viene costretto alla resa.
A fermare la furia di Alcor è Ikki che scopre il suo passato tristissimo. Malgrado questo il God Warrior non si dà per vinto e riesce a recuperare lo zaffiro del fratello, necessario per divenire Cavaliere di Asgard.
Grazie al Fantasma Diabolico Ikki scopre che Alcor vuole bene a suo fratello, mentre all´inizio della battaglia lo rinnegava.
Per pochi secondi di vita, Mizar parla al fratello scusandosi per la triste sorte che ha subito appena nato; infatti Alcor era stato abbandonato perché secondo le leggi di Asgard si poteva avere solo un figlio.
Pentito Alcor porta a casa dei suoi veri genitori il corpo di Mizar, lasciando libera la via ai Saints di Athena per affrontare l´ultimo God Warrior: Orion.
Hyoga, Shun, Ikki e Seiya vengono sconfitti, solo Shiryu che aveva vinto Megres riesce a scoprire il punto debole di Orion.
A Seiya spetta il compito di sconfiggere il settimo Cavaliere dell´Orsa Maggiore.
La conquista del settimo zaffiro è vicina, ma il propagarsi nell´aria di una dolce melodia mette freno alla battaglia.
“E´ Sirya delle Sirene il mio nome celeste, abitante dei mari … lontana da qui è la reggia in cui vivo, alla corte di re Nettuno” dice il Marin Shogun prima di svelare il motivo per il quale Nettuno ha donato l´anello del Nibelungo ad Hilda.
Colmo di rabbia verso Nettuno, Orion cede lo zaffiro a Seiya e affronta Sirya con il quale si perde nel mare delle stelle.
Nulla può più fermare Seiya se non la parola data ad Orion, mentre Hilda, senza problemi, attacca il Saint di Athena.
Ad aiutare Seiya giunge lo spirito di Saga e rinnovato da una nuova forza il Saint d Pegasus implora la spada di Balbung ad Odino.
“…i sette zaffiri, disposti sull´elmo di Odino…” dice Hilda prima che dalla statua di Odino compaia la mitica armatura del Dio di Asgard, e con essa la potentissima Balbung.
In un attimo di silenzio la divina spada divide in due il malefico anello, mentre lontano dal palazzo Atena cede alla gelida stretta della notte.
La terra viene scossa per lo scioglimento dei ghiacci, ma finalmente Hilda si risveglia, liberando la Terra e salvando Atena dalla minaccia dei ghiacci.
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