Sono passati nove anni da quando Atena unendo il proprio Cosmo a quello di Ikki, Shiryu, Hyoga e Shun ha sopraffatto il dio Hades, trafiggendolo al torace. Seiya e gli altri Cavalieri, creduti morti, si ritrovano invece sulla terra e vengono contattati dal grande Mur tramite telecinesi . . . dovranno partecipare ad un nuovo Torneo Galattico . . . dovranno trovare una volta ancora la “Strada per la salvezza” loro e dell’ intera Umanità . . . Durante questo Torneo l’armatura d’oro di Sagitter verrà rubata da Ikki di Phoenix… almeno così sembrerà!
Saint Seiya: Death and Rebirth è un picchiaduro sviluppato con un eccellente OpenBor, ha una storia elaborata e include scene video estratte direttamente dalla serie televisiva. Ha una giocabilità divertente in cui possono prendere parte fino a tre giocatori allo stesso tempo intraprendere un’avventura che gli farà scoprire decine di scene diverse e affrontare un sacco di cavalieri nemici.
Il gioco ha una storia molto simile a quella che si trova nei manga e anime giapponesi, in cui dovrai affrontare i cavalieri oscuri, incluso Phoenix il cavaliere della Fenice. Questi però non saranno gli unici nemici da affrontare… e questa non sarà nemmeno l’unica trama del gioco.
Ognuno dei personaggi di Saint Seiya: Death and Rebirth ha i suoi propri attacchi e movimenti speciali presi direttamente dal cartone animato. Cristal il cigno, ad esempio, paralizza i nemici con attacchi ghiacciati, mentre Pegasus può invocare per poco tempo l’armatura di Sagittario per proteggersi.