Sae, diminutivo di Saehara, nome scelto da una storia breve che, la talentuosa creativa protagonista di questo speciale, scrisse a soli 12 anni, ha sempre adorato il mondo del cosplay, del teatro e della recitazione. La passione nacque attorno ai 14 anni, quando per la prima volta incontrò qualcuno già dedito a questo tipo di passione. Insieme, le due andarono alla prima fiera di Sae, già in cosplay, con pezzi un po’ arrabattati da una parte e dall’altra, coi personaggi di Liz e Patty di Soul Eater, due sorelle che si trasformano in pistole.
La lista dei personaggi realizzati finora in ordine cronologico è mastodontica: Elisabeth “Liz” Thompson da Soul Eater, Grell Sutcliffe da Kuroshitsuji, Lady Isabel da i Cavalieri dello Zodiaco (3 versioni), Edward Elric da FullMetal Alchemist, “Loki” Leo da Fairy Tail, Titus Alexius da Magi, Ranma Saotome da Ranma ½ (3 versioni), Harlequim “King” da Nanatsu no Taizai, Elaine da Nanatsu no Taizai (2 versioni), Kokkuri-San da Gugure Kokkuri-san, Sasha da i Cavalieri dello Zodiaco, Macrofago da Cells at Work, Lust da FullMetal Alchemist!
Il cosplay a quale è più legata è quello di Grell Sutcliffe, avendo anche rifatto tutto il vestito due volte quando non era più soddisfatta di uno dei suoi primi lavori. In paricolare è fiera della sua motosega creata solo con l’aiuto dei genitori, con la lama sostituibile e che fa anche da borsa.
Sae in generale preferisce creare tutte le parti con le sue mani, in particolare la parte sartoriale su cui si è concentrata particolarmente. La sua regola base è: se lo puoi fare tu, fallo tu. Ovviamente ci sono delle cose che non è in grado di creare o costruire da sola, in quel caso preferisce chiedere aiuto agli amici sul loro metodo. Al momento Sae sta lavorando sulle sue capacità di acconciare parrucche con l’aiuto di Astrid, un suo amico esperto in questo e che prende commissioni per parrucche cosplay.
Essere un bravo cosplayer secondo Sae è una questione prevalentemente di impegno. Non ci sono delle vere regole da seguire per forza, se non quelle auto-imposte, e il risultato del cosplay è relativamente indifferente. Se una persona ci mette amore e impegno nel creare un vestito, non importa se è un original, una versione di una fanart o l’orginale, se il cosplay è curato e fatto con passione si vede. Se poi il colore della spilla destra è sbagliato nessun problema, ci sarà tempo per migliorarsi!
Sae prende parte a vari eventi prevalentemente nel Nord Italia, con una predilezione particolare per le due versioni del Festival del Fumetto a Novegro, in quanto secondo lei hanno un migliore equilibrio tra la parte fotografica nel giardino e la parte di bancarelle e gadget.
Negli ultimi anni il modo di fare cosplay di Sae si è evoluto da quello iniziale. All’inizio della sua esperienza era molto pignola nella precisione che il vestito doveva avere, ogni cosa doveva essere esattamente identica all’anime/manga originale. Essendo però gli anime dei disegni molto semplici con dei colori fondamentalemnte uniformi, che creavano così dei vestiti semplici di cotone in tinta unita, il modo di fare di cosplay di Sae si è modificato in questo senso: da lontano il cosplay deve comunque essere paro paro al disegno originale, con le stesse tonalità di colore e la stessa forma, ma da vicino si possono notare dei dettagli impreziositi, come un leggero damascato della stoffa, qualche decoro aggiuntivo, pizzo sui bordi o decori vari.Inoltre Sae non disdegna nemmeno l’interno del vestito stesso. Se è possibile che si veda quel dettaglio, quel dettaglio deve essere corretto e non abbozzato, anche fosse la fodera, la suola delle scarpe o il bordo delle mutande.
Ci confida Sae
“Ho trovato nel mondo del cosplay il mio mondo… molte delle persone che ho conosciuto e con cui sono amica ne fanno parte o ne hanno fatto parte, mi trovo fondamentalmente bene con chiunque incontri in fiera”.
Sae vuole poi fare un esempio particolare, che le ha scaldato il cuore, dell’amicizia che si può sviluppare tra sconosciuti in fiera del fumetto. A una delle prime Lucca a cui è andata a un certo punto si è allontanata dal gruppo di amici per trovare una persona. Purtroppo in poco tempo il telefono le si è spento completamente e non aveva più modo di comunicare con nessuno non ricordandosi nessun numero di telefono delle persone presenti. Quindi, in preda alla disperazione, vede due ragazze che passavano di lì in quel momento, una delle quali con un cosplay di un personaggio dello stesso anime (Loki e Lluvia di Fairy Tail) e decide di chiedere in prestito il cellulare. Quelle due ragazze restarono con lei per tutto il tempo necessario a ritrovare qualcuno del gruppo, un tempo calcolabile in ore.
“Sono felice di far parte di questa community”
Per chi inizia a fare cosplay Sae ha qualche consiglio da condividere.
– Primo: non preoccuparsi. Come già detto, un cosplay fatto con amore si riconosce. Porta solo personaggi che vuoi portare, personaggi che ami, e costruisci il cosplay con le tue capacità impegnandoti al massimo delle tue possibilità.
– Secondo: ignora i giudizi degli altri. Se anche il tuo cosplay non piace al tuo amico, a un fotografo o a uno s****zo che passa per caso, fregatene. Se piace a te, se ti fa sentire bene, va bene!
– Terzo: non avere paura del trucco. Il trucco viene alle volte mal considerato da alcuni cosplayer. Non fatelo. Ricordate che state interpretando qualcuno con il volto diverso dal vostro, il semplice contrasto tra la parrucca, magari di colori poco naturali e con pettinature alquanto strane, e una normale faccia umana può rovinare il vostro lavoro.
– Quarto: chiedete aiuto. Nessuno sa fare tutto da solo, ed è normale! Chiedete aiuto alle persone attorno a voi, usufruite di parrucchieri, sarti, falegnami e elettricisti. Nessuno si aspetta che ogni dettaglio sia fatto dalla persona stessa e che abbia imparato per illuminazione divina. Chiedere aiuto è lecito!
– Quinto: divertitevi. Altrimenti non serve a niente. Il cosplay è un’arte e come tale non può e non deve annoiare.
Per approfindire lo straordinario talento di Sae vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiale Instagram e Facebook.
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