CorriereNerd.it

Ryuken: il maestro di Kenshiro, Raoul, Toki e Jagger

Ryuken è un personaggio della serie animata Ken il guerriero. E’ stato il maestro di Kenshiro, Raoul, Toki e Jagger, in quanto unico successore della scuola di Hokuto. Inizialmente, Ryuken è intenzionato ad insegnare la tecnica di HokutoRaoul, secondo la legge dell’unico successore. Dopo una prova di forza e di coraggio da parte di Raoul si ricrede e decide di contravvenire alle regole insegnando la sacra arte anche a Toki e, in seguito, a Jagger e a Kenshiro. Nel tempo Ryuken si rende conto che Rauol è dotato di una sfrenata ambizione che lo rende inadatto ad essere il successore della scuola di Hokuto. solamente al più grande dei tre fratelli,

Consapevole ormai in ritardo della potenza furiosa e dell’ambizione sfrenata di Raoul, Ryuken decide di non nominare Raoul successore dell’arte di Hokuto e di nominare al suo posto Kenshiro scatenando in Raoul il desiderio di eliminare dalla faccia della terra i 2000 anni della Sacra Scuola di Hokuto.

Venuto a conoscenza del destino di chi non diventa mestro (se non si accetta spontaneamente di rinunciare alla tecnica, vengono spezzate le dita e vengono cancellati i ricordi dalla memoria), Raoul decide di andarsene dalla Scuola di Hokuto e sceglie di farlo sfidando il maestro Ryuken. Inutile dire che il combattimento vede Ryuken in netto vantaggio, almeno finché Ryuken non viene colpito da una crisi causata dalla malattia mortale che lo affligge e gli impedisce di sferrare il colpo finale che ucciderebbe Raoul, ponendo così fine ai suoi sogni di gloria.

Raoul allora, si convince di avere l’appoggio degli dei che lo avrebbero nominato loro guerriero e non esita ad uccidere Ryuken, commettendo così uno dei più gravi crimini della scuola di Hokuto. La morte di Ryuken crea un paradosso all’interno della scuola: Tutti gli allievi della scuola di Hokuto rimasti possono essere potenziali successori, creando dunque la guerra intestina che caratterizza la scuola.

Satyrnet

Satyrnet

C'è un mondo intero, c'è cultura, c'è Sapere, ci sono decine di migliaia di appassionati che come noi vogliono crescere senza però abbandonare il sorriso e la capacità di sognare.

Aggiungi commento