La Casa editrice StarComics, dopo aver appreso che il regista George Andrew Romero, colui che con il suo primo film, La notte di morti viventi (1969), ha creato il genere zombie movie, ci aveva lasciati domenica 16 Luglio a Toronto, di notte, dopo una breve ma strenua battaglia contro il cancro ai polmoni ha voluto ricordarlo con un post e un’iniziativa molto bella. Nato a New York nel 1940, si diploma alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh e immediatamente inizia a girare cortometraggi e pubblicità. La storia della sua opera prima, la pellicola che ha decretato la nascita di un genere divenendo immediatamente oggetto di culto, ha dell’incredibile: con alcuni amici fonda la Image Ten Productions, racimola circa 10.000 dollari (che poi diventeranno 114.000 con l’aiuto di diversi finanziatori, in ogni caso una cifra modesta) e inizia a lavorare su una sceneggiatura, scritta insieme a John A. Russo e ispirata al romanzo “Io sono Leggenda” di Richard Matheson. Immediatamente il film sbanca al botteghino, incassando 18 milioni di dollari in tutto il mondo e raccogliendo l’unanime plauso di pubblico e critica, tanto che nel 1999 è stato inserito nel National Film Registry da parte della USA Library of Congress in quanto “film esteticamente significativo”.
StarComics non poteva non avere in catalogo uno splendido omaggio al grande Maestro, e così nel Novembre 2015 la casa editrice ha pubblicato in Italia il primo volume de La notte dei Morti Viventi, spin-off a fumetti del capolavoro di Romero realizzato Jean Luc Istin ed Elia Bonetti, edito in Francia da Vents d’Ouest nel 2014. Il secondo volume è stato presentato in anteprima italiana in occasione del Napoli Comicon 2016, mentre il terzo sarà disponibile, anch’esso in anteprima, a Lucca Comics & Games 2017. La casa editrice conclude la sua nota ricordando che a tutti i fan di Romero e di tutto ciò che riguarda gli zombie, non resta che l’eterna gratitudine nei confronti di un uomo che non è stato solo un grande regista, ma soprattutto ha forgiato l’immaginario collettivo di una generazione. Grazie di tutto, Maestro.