Rocky Marciano, il mito del pugilato, compie cento anni

Cento anni fa, il 1º settembre 1923, nasceva a Brockton, Massachusetts, Rocky Marciano, uno dei più grandi pugili della storia.

Marciano, nato Rocco Marchegiano, era figlio di emigranti italiani provenienti dall’Abruzzo. Il padre, Quirino, era un contadino, mentre la madre, Pasqualina, era una casalinga.

Marciano iniziò a boxare da giovanissimo, e ben presto si rivelò un talento straordinario. Nel 1948, a soli 25 anni, vinse il titolo mondiale dei pesi massimi, battendo Joe Louis.

Marciano difese il suo titolo in 49 incontri, senza mai perdere. Il suo record di imbattibilità è ancora oggi ineguagliato.

Marciano era un pugile potente e carismatico, che ha conquistato il cuore di milioni di appassionati di boxe in tutto il mondo.

La sua storia è un esempio di come la passione e la determinazione possano portare a grandi risultati.

Per celebrare il centenario della sua nascita, la Regione Abruzzo e il Comune di Ripa Teatina (Chieti), città natale del padre di Marciano, hanno organizzato una serie di eventi.

Venerdì 1° settembre, alle ore 10, nella sede della Regione in Piazza Unione a Pescara, si terrà la presentazione del nuovo libro del giornalista Dario Ricci dal titolo “Rocky Marciano. Sulle tracce del mito 1023-2023”.

Alla presentazione saranno presenti l’autore, l’assessore al Turismo della Regione Abruzzo Daniele D’Amario, il sindaco di Ripa Teatina Roberto Luciani, il sindaco di San Bartolomeo in Galdo Carmine Agostinelli e l’editore Giovanni Di Giorgi.

Nel pomeriggio, a Ripa Teatina, si terrà un momento istituzionale alla presenza del sindaco Luciani e del sindaco di San Bartolomeo in Galdo.

Gli eventi di celebrazione del centenario della nascita di Rocky Marciano sono un’occasione per ricordare la figura di questo straordinario pugile, ma anche per riflettere sul tema dell’emigrazione, che ha segnato la storia di molti italiani, tra cui la famiglia di Marciano.

In questo centenario, è importante ricordare la storia di Rocky Marciano, un uomo che ha fatto del suo sogno una realtà, e che ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport e della cultura italiana.

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