Sono molti i film che, dopo aver avuto un grande successo, oltre ad avere dei seguiti hanno avuto delle vere e proprie saghe dedicate, e sono stati realizzati anche degli spin-off sia cartacei, con libri e fumetti, oppure televisivi realizzando telefilm, tv-movie o serie animate. Il film Robocop del 1987 di Paul Verhoeven, rientra in questa tipologia, infatti oltre ad aver realizzato una trilogia e un Reboot, vennero realizzati anche due serie per la televisione, una animata e una live-action. Oggi ci riferiamo alla serie animata, realizzata nel 1988 dalla Marvel Productions, composta da una sola stagione, per un totale di 12 episodi. In Italia venne trasmessa agli inizi degli anni ’90 con pochissimi passaggi sulle reti private, come Odeon Tv, venne poi distribuita su VHS dalla Stardust Video.
La storia segue il primo film, incentrato sulle avventure di Alex J. Murphy, agente di polizia della città di Detroit, che, in seguito a uno scontro a fuoco con la banda di criminali, con a capo Clarence Buddicker, venne ferito gravemente quasi a morte. Approfittando di ciò, la OCP, industria leader nel settore delle armi belliche e vera padrona della città, compreso il corpo di polizia, lo sottopose a un esperimento per il potenziamento delle forze di polizia, e così Murphy viene trasformato in un robot-poliziotto chiamato Robocop. Murphy/Robocop insieme alla sua collega e amica umana, l’agente di polizia Anne Lewis, pattugliano la città di Detroit e affrontano ogni caso che gli pone davanti, affrontando non solo i criminali, ma anche le bieche mire di alcuni dirigenti della OCP e di altre aziende che vogliono solo il potere e il denaro.
Questa serie animata essendo destinata a una fascia di pubblico preadolescienziale, ovviamente ha un ambientazione meno cupa e con toni molto meno violenti, rispetto al film del 1987, essa infatti mantiene toni allegri, e si cerca di usare meno violenza possibile durante gli scontri che ne conseguono, e alla fine di ogni puntata dopo aver risolto il caso vi è una risata generale con Robocop in primis. È un vero peccato che non abbiano voluto crederci fino in fondo al progetto, in quanto, nonostante tutto, grazie a trama, disegni e ambientazione, ha molti punti a suo favore. Come ogni serie finita nel dimenticatoio si spera sempre che qualche casa di produzione e qualche sceneggiatore, riprenda in mano il progetto.
Alla prossima!
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