RTS che passione! – Regiments

«Attacco il Kamchatka con 6 carroarmatini…» 

 Uscito per Microprose nell’agosto 2022, Regiments adotta un approccio particolare nel campo degli RTS. Si tratta di un’esperienza rigorosamente a giocatore singolo, quindi gli sforzi della piccola squadra di sviluppo si sono concentrati sulle campagne e sulla notevole modalità schermaglia. Il gioco è frutto della collaborazione tra Microprose, marchio americano famoso negli anni ‘80-’90 (rilevato e resuscitato nel 2007) e Bird’s Eye Games, costituita da un singolo sviluppatore russo. Al giorno d’oggi appassionati game designer solitari sono in grado di svelare grandi sorprese.

Paragonato a WARNO, di cui parlavo alcune settimane fa, Regiments funziona in modo più astratto. Inoltre non può vantare l’impressionante varietà di fanterie, veicoli e velivoli messi in campo dal vicino concorrente. Il catalogo tuttavia rimane ampio.

In Regiments, una rivolta armata nella Germania Orientale finisce col coinvolgere la Repubblica Federale Tedesca e le forze sovietiche dislocate nell’Est. La campagna copre il primo mese di scontri, giugno del 1989.

Le nazioni presentate sono USA, Repubblica Federale Tedesca, Gran Bretagna e Belgio per la NATO; URSS, Repubblica Democratica Tedesca e Polonia per il Patto di Varsavia.

In Regiments, unità come carri armati ed elicotteri sono raccolte in piccole formazioni che rimangono sempre unite. La fanteria non si separa mai dai suoi veicoli ed è sempre meccanizzata; l’artiglieria è semovente. L’aeronautica interviene per lo più con missioni di attacco al suolo richieste dal giocatore, o dall’IA.

Col tasto di ritirata rapida, le unità lanceranno fumogeni (se li hanno) e cercheranno di uscire dalla mappa di gioco per riarmarsi e ricevere rinforzi: in questo modo ruoterete le truppe in campo.

Malgrado il livello di astrazione, avere un minor numero di parti mobili non rende il gioco meno profondo. Visto che Regiments è solo single-player, la pausa è sempre disponibile per fermare l’azione, dare ordini come in un gioco a turni, osservare e imparare.

Nel pieno della battaglia rimane preferibile la visuale d’insieme, da lontano, ma con la pausa potremo avvicinarci e osservare da vicino l’azione e i bei modelli 3D.

Nella “Regipedia” potremo esaminare ogni unità in gioco e relative statistiche. (Fonte dell’immagine – Regiments Gameplay)

 

La veste grafica di Regiments mi pare buona, ma quello che sorprende è l’IA competente e agguerrita, in grado di mettere sotto pressione i punti deboli del mio schieramento. C’è sempre un varco, e l’IA sa sfruttarlo. Regiments punta molto su posizionamento, abilità e velocità di manovra, e assalti coordinati.

Il gioco spicca anche per il modo di trattare gli scontri notturni: la visibilità sarà molto ridotta. Potete richiedere razzi d’illuminazione alla vostra artiglieria, ma aiutereste anche il nemico. In questi scenari i mezzi NATO hanno un vantaggio a causa della maggior diffusione di visori termici, in particolare su veicoli di ultima e penultima generazione.

La difficoltà e molte variabili di gioco sono personalizzabili nel dettaglio: resistenza delle unità, danno inflitto dai loro colpi, e naturalmente risorse disponibili alle due fazioni. Rimpiazzi e munizioni sono limitati.

Le partite di Regiments hanno pochi momenti di calma, ed è difficile stabilire un netto vantaggio sull’IA. Tuttavia dato che si tratta di un gioco puramente single-player, potete metterlo in pausa quando volete per avere un momento di pace, senza dar fastidio a nessuno.

Visuale, terreno e coperture saranno cruciali per qualsiasi genere di truppa. Il modo migliore per eliminare le unità più potenti e costose, come M1A1 Abrams, Leopard 2 e T-80 è di attaccarle sui fianchi o da dietro, costringerle a subire un tiro incrociato, o sottoporle a un fuoco incessante.

Come in WARNO, gestirete variegate unità di ricognizione, fanteria, artiglieria, carri armati, elicotteri, veicoli di comando, camion di rifornimento e contraerea.

Regiments aggiunge la meccanica del trinceramento: se non si muove, qualunque unità indisturbata inizia a costruire fortificazioni. Fanteria e genieri sono i più veloci. In molte missioni di campagna o schermaglia, la sfida consiste nello scacciare l’IA da queste posizioni. Potete usare fumogeni per accecare le sue unità mentre vi avvicinate con forze soverchianti, martellarle con l’artiglieria o con l’aviazione, aggirarle e costringerle alla ritirata. Naturalmente col tempo necessario anche le vostre truppe potranno preparare difese e guadagnare notevoli benefici, se restano ferme.

Alcune delle carte estratte in una missione di campagna. (Fonte dell’immagine – Regiments Gameplay)

A proposito di campagne, le “Operazioni” di Regiments si distinguono per la presenza di carte che un po’ come Probabilità e Imprevisti del Monopoli impongono vantaggi o svantaggi alle vostre missioni. Per esempio possono offrire maggiore supporto aereo o di artiglieria, o bloccare i camion di rifornimento in un ingorgo fuori dalla mappa di gioco.

Il giocatore decide quando una determinata carta si attiva; forse riuscirete a evitare che ne venga giocata una particolarmente ostica. I risultati di ogni missione hanno impatto sul contingente che guideremo, come sugli esiti dell’operazione. La presenza delle carte crea attorno al giocatore l’idea di un panorama bellico di contorno, quasi sempre caotico e imprevedibile.

Un A-10 americano attacca i carri T-72M1 diretti verso un’area strategica della mappa. (Fonte dell’immagine – Regiments Gameplay)

 

Le Operazioni sono rigide e progressivamente più difficili: ciascuna segue una determinata brigata o reggimento all’interno di vicende che si succedono nelle prime settimane del conflitto, raccontate da entrambi i lati del fronte con immagini e spezzoni di rapporti. La forma prevalentemente testuale della campagna dà a Regiments un aspetto decisamente più “indie” rispetto a WARNO.

A parte questo, il nostro contingente evolve in composizione ed esperienza.

Il giocatore sarà costretto a rischiare o sacrificare truppe preziose e difficilmente rimpiazzabili pur di strappare un punto strategico in tempo, o conservarlo malgrado gli spietati attacchi dell’IA. Inoltre, il giocatore è periodicamente invitato a scegliere piccole Task Force per completare il battaglione e coprirne i punti deboli. Ogni Divisione ha la sua identità, e molte hanno la loro specifica livrea.

Lo stesso sistema funziona nelle partite Schermaglia, in cui potremo scegliere un nucleo semi-storico di unità in base alla Divisione di partenza, per completarlo via via con unità di supporto a seconda dei bisogni. L’IA farà la stessa cosa, e qui sta parte della sorpresa.

Nel complesso, per chi cerca una partita relativamente breve senza stress da competizione, Regiments è un prodotto meno noto ma interessante; una “gemma nascosta”.

Microprose ha aggiunto diversi contenuti gratuiti dopo l’esordio su Steam nel 2022.

Il primo pacchetto a pagamento, Winds of Change, è uscito a metà agosto 2024 e include campagne personalizzate con missioni generate in modo casuale, truppe aviotrasportate, nuove meccaniche di gioco e nuove nazioni (Francia, Olanda, Canada, Cecoslovacchia) con relativi equipaggiamenti.

Informazioni aggiuntive sono disponibili online: come sempre prima di ogni acquisto consiglio di dare uno sguardo ponderato a forum, gameplay su YouTube, discussioni e pareri degli utenti, che al giorno d’oggi rimangono per me la fonte più sincera di feedback.

Grazie per avermi letto e alla prossima!

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