Nel lontano 2007, quando la PSP dominava ancora il panorama portatile, un piccolo capolavoro fece il suo ingresso nel mondo videoludico: Patapon. Con il suo stile grafico inconfondibile, il gameplay innovativo e un ritmo che ti entrava nelle ossa, il titolo riuscì a conquistare una community di fan fedelissimi. Ora, quasi vent’anni dopo, quel battito tribale sta per tornare con un degno successore spirituale: Ratatan.Annunciato con grande entusiasmo al BitSummit 2023 di Kyoto, Ratatan ha subito catturato l’attenzione di chi da anni aspettava un ritorno del genere. La risposta del pubblico è stata travolgente: la campagna Kickstarter ha polverizzato l’obiettivo di finanziamento in meno di un’ora, segno di un hype fuori scala. Ora, grazie alla collaborazione con Game Source Entertainment, il titolo è pronto a sbarcare su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch nel 2025.
Ma cosa rende Ratatan così speciale? Il gioco riprende la formula vincente di Patapon e la reinterpreta con un mix esplosivo di elementi rhythm game, platform a scorrimento laterale e meccaniche roguelike. Il giocatore guida un esercito di piccoli e adorabili Cobun, impartendo ordini attraverso sequenze musicali. Non si tratta solo di un’operazione nostalgia: Ratatan innova e amplia il concept originale con un multiplayer cooperativo fino a quattro giocatori e un sistema di combattimento ancora più profondo, pensato per scatenare epiche battaglie a suon di ritmo contro nemici variopinti e boss giganteschi.
Il mondo di gioco, Rataport, è un’isola vibrante e ricca di dettagli, popolata da creature eccentriche e sogni impossibili. I protagonisti, i Ratatan, condividono un unico scopo: raggiungere l’Empireo, la mitica dimora della Dea che aleggia sopra le loro teste. Questo viaggio epico si intreccia con la musica, che non è solo un elemento di contorno, ma il fulcro stesso del gameplay: i comandi musicali controllano ogni azione, dalle offensive alle ritirate strategiche, rendendo il tempismo una componente fondamentale per la vittoria.
Uno degli aspetti più intriganti di Ratatan è la sua componente roguelike, che introduce un livello di imprevedibilità: ogni partita è unica, con potenziamenti e ricompense casuali che incoraggiano la rigiocabilità. Sul fronte artistico, il gioco brilla con un’estetica 2D animata di altissimo livello, grazie al character design di Nelnal, che ha saputo dare nuova vita alla follia visiva del predecessore. Le musiche, dinamiche e perfettamente integrate con il gameplay, spingono il giocatore a mantenere il ritmo, premiando la precisione con la “fever mode”, una sorta di stato di trance in cui il mondo di gioco si anima in modi spettacolari.
Dopo la demo giocabile presentata alla WePlay Expo 2024 di Shanghai, le aspettative non potrebbero essere più alte. I primi feedback parlano di un gioco che non solo onora l’eredità di Patapon, ma riesce anche a rinnovarla con intelligenza. Se lo sviluppo continuerà su questa strada, Ratatan potrebbe diventare uno di quei titoli destinati a lasciare il segno. Più che un semplice ritorno alle origini, Ratatan è una celebrazione del ritmo, dell’arte e del puro divertimento videoludico.
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