Negli ultimi mesi, il panorama editoriale italiano ha vissuto un momento di grande incertezza, come dimostrano i dati del primo semestre del 2024. Secondo il Rapporto sullo Stato dell’Editoria 2024, realizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), le vendite hanno subito un drastico calo di 900.000 copie rispetto all’anno precedente, portando il totale nel mercato trade a 46,1 milioni. Questo decremento, che si traduce in una flessione dello 0,1% nelle vendite a valore, solleva interrogativi sul futuro del settore.
Nel 2023, il mercato editoriale era riuscito a chiudere con un giro d’affari di 3,439 miliardi di euro, mostrando una stabilità (+1,1%) rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il 2024 ha portato con sé un rallentamento preoccupante: nei primi sei mesi dell’anno, il fatturato del mercato trade ha raggiunto solo 675,8 milioni di euro. Innocenzo Cipolletta, presidente dell’AIE, ha lanciato un campanello d’allarme sulla mancanza di politiche efficaci a supporto del settore, evidenziando come le risorse pubbliche destinate all’editoria siano diminuite di almeno 100 milioni di euro negli ultimi due anni. Questa situazione rende l’editoria italiana particolarmente vulnerabile, soprattutto in un contesto di rapidi cambiamenti guidati dall’intelligenza artificiale e dall’evoluzione delle abitudini di consumo.
Ma non tutto è perduto! Ci sono segnali positivi in questo mare di incertezze. Le librerie fisiche, che rappresentano il 53,7% delle vendite, stanno recuperando terreno dopo il duro colpo della pandemia, quando la loro quota era scesa al 49,1%. La narrativa, specialmente quella firmata da autori e autrici italiane, sta vivendo un momento di crescita, con un incremento delle vendite del 5,4% rispetto all’anno scorso. Anche la narrativa straniera ha registrato un lieve aumento del 3,1%. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che generi come i libri per ragazzi, la saggistica e, purtroppo, i fumetti, hanno subito un calo, con i fumetti che segnano un preoccupante -4,8%.
Nonostante le sfide, il rapporto dell’AIE ci offre un aspetto rassicurante: la lettura continua a mantenere una forte presenza nella vita degli italiani. Nel 2023, il 74% delle persone tra i 15 e i 74 anni ha dichiarato di aver letto almeno un libro, e il 67% di loro legge con una frequenza settimanale. Questo impegno si traduce in una media di quattro ore e diciotto minuti dedicate alla lettura ogni settimana. Una testimonianza che, nonostante la concorrenza di serie TV, videogiochi e social network, il fascino dei libri continua a resistere.
In un contesto così complesso, è fondamentale riflettere sull’importanza dell’editoria, che svolge un ruolo cruciale nella cultura e nell’identità del nostro Paese. Per garantire che la lettura rimanga centrale nella vita culturale italiana, è essenziale sviluppare politiche di sostegno e investimenti a lungo termine. La sfida dell’editoria italiana è quella di trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione, per affrontare le nuove sfide tecnologiche e le mutate abitudini di consumo. Solo così possiamo assicurarci che il mondo dei libri continui a prosperare e a ispirare le future generazioni di lettori.
Fonte: illibraio.it/news/editoria/2024-editoria-italiana-1461416.