Chi sono i Ramones?

C’è un gruppo di cui si parla poco. Troppo poco visto e considerato la sua importanza storica. Quel gruppo sono i Ramones. I Ramones sono stati i padri fondatori del punk. E non voglio sentire “ma prima, però, ci sono stati…”, sono tutte balle (gli Stooges, per quanto grandi erano, non hanno mai avuto le idee chiare per mettere su piazza il punk…via, erano troppo blues!). La forza dei Ramones è l’idea, l’idea che poi è diventata punk (e poi è diventata patetica rianimazione, e poi trita emulazione di qualcosa che è morto).

I Ramones sono forse il più grande gruppo dal 1976 in poi. Nessuno da allora in poi è riuscito ad avere un’idea così semplice, geniale, fuori dagli schemi, e per niente intellettualoide (gli Slint possono bruciare all’inferno con la loro merda post-rock). Ecco, in 5 mosse, come cercherò di convincervi che i Ramones sono il gruppo più geniale mai esistito:

1) L’idea sopracitata. L’idea dei Ramones era creare un canzoni con un massimo di 3 accordi, niente assoli, e nessuna canzone doveva superare i 3 minuti. L’idea è un ritorno alle origini del rock ingrezzendolo più del dovuto; prendere in prestito ritmiche rock’n’roll, dal garage e dal bubblegum per metterle a servizio di accordi di quinta (tonica-quinta-ottava) sparate a velocita supersonica. L’idea è prendere quattro persone che non sanno minimamente suonare e creare delle canzoni. L’idea è fare strutture da strofa-ritornello-strofa-ritornello, con titoli da una frase usati apposta per i ritornelli. L’idea è parlare di cose adolescenziali e demenziali; criticando tutta la società senza esporsi e mettendo in bocca a tutti ritornelli di facile acchiappo. L’idea di nascere nel 1976 e dire che si sarebbero sciolti nel 1996, cosa che hanno fatto.

2) Il Look. I Ramones hanno inventato un modo di suonare e di vestire che tutt’ora è imitato fino al parossismo (è comico notare in quanti pochi sono a conoscenza di chi gli ha indirettamente messo addosso i vestiti). Il look è da biker anni ’50, come Marlon Brando nel Selvaggio, solo ancor più grezzo: pantaloni strappati, niente cappelli, giacche di pelle e magliette, anfibi neri…l’abbigliamento adottato da tutti i nostri amici punk. Parlando della musica, poi, posso solo citare una fonte di cui purtroppo non ricordo la provenienza (e purtroppo non sono le parole esatte): si pensa che il punk continui ad esistere semplicemente perchè tutt’ora si continua a copiare i Ramones.

 

3) L’intelligenza. I Ramones, dementi dichiarati, avevano dietro di loro un background di alto livello. Tante cose dei Ramones, etichettate come stupidate, hanno dietro di loro una gran ricercatezza, ma senza il vezzo tronfio degli intellettuali. Le citazioni dei generi musicali, del look e anche nei testi hanno reso i Ramones unici anche nel nome: i 4 finti fratelli hanno preso il nome dal finto patronimico che Paul McCartney usava quando andava in tour coi Silver Beetles. Anche un inno come Pinhead, dove il Gabba-Gabba-Hey è diventato pilastro dei nostri quattro è una fine citazione da un film del’30 di Tod Browning: Freaks. Un film horror sui fenomen da baraccone.

 

4) Gli stupefanceti live. I loro live duravano in media 40 minuti. Una ventina di pezzi e tutti a casa. Nessuna pausa, ogni canzone anticipata dal “one, two, three, four!” di Dee Dee, il bassista, e poi a diritto. Il grado di validità dei pezzi, va considerato, come si inalzi rispetto a quelli in studio, grazie anche ad una rozzezza ed una velocità che in studio andavano perdute. I Ramones erano cariatidi ferme, immobili nelle loro posizioni. Joey, una mantide, attaccata salda al microfono; Johnny alla chitarra capace di sbagliare anche in canzoni di 2 accordi (l’unico che si muoveva un po’ rispetto agli altri); Dee Dee selvaggio e furioso e Tommy, batterista per caso.

 

5) Il rispetto. Il rispetto che hanno i Ramones ce l’hanno in pochi. Pochissimi davvero godono di un ventaglio così ampio di colleghi che tengono alti i Ramones nei loro pensieri: dal punk all’hard-core, dallo stoner fino al metal. Sì, perchè dai Ramones si sono dipanate tante strade che hanno portate a così tanti sotto generi che nessuno dei seguaci potrebbe rinnegare l’importanza dei quattro Newyorkesi.

 

E 5 bis) le canzoni: ascoltatevi, se non vi è ancora successo, queste: Blitzkrieg Bop, California Sun, Commando, Sheena is a Punk Rocker, Now I Wanna Sniff Some Glue, Chainsaw Massacre, Pinhead, Havana Affair, Here Today Gone, Cretin Hop, Teenage Lobotomy, I Wanna Be Well….bah, per me, praticamente tutte.

 

di Mealli B. Francesco

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