Queeranta, meglio tardi che mai! di Chiaralascura racconta la storia tragicomica, tra memoir e fiction, di una donna grassa di mezza età alla ricerca della sua identità queer, alle prese con un lutto complicato e con l’impervio mondo del dating. Uno sguardo sincero, divertente e tenero sui rapporti familiari, l’amore e l’esperienza di chi ha fatto coming out “troppo tardi”.
Se poteste parlare ancora una volta con una persona cara che non c’è più, cosa le direste? La protagonista di questo racconto è Chiara, una donna di mezza età che sta finalmente vivendo la propria bisessualità e ha trovato il suo spazio nella comunità queer, dopo aver impiegato anni a decostruire quello che le era stato imposto. Fa coming out con suo padre, a cui presenta la sua nuova compagna, ma questo le fa sentire ancora di più l’assenza di sua madre, venuta a mancare qualche anno prima, e di cui ora non resta che un’urna chiusa in un armadio. Nonostante il loro rapporto complicato, Chiara decide di organizzare un colpo per rubare le ceneri e portare l’urna della madre a vivere con se.
L’urna, però prende comicamente vita e, indossando i suoi iconici occhiali da sole, inizia uno scambio polemico ma anche sincero con la figlia. Chiara ripercorre così il loro rapporto conflittuale e il modo in cui ha ostacolato il suo percorso per trovare la sua identità, ma la aggiorna anche sugli ultimi gossip e le sue esperienze di dating.
Tra grassofobia, eteronormatività e bifobia interiorizzata, la storia racconta con ironia la difficoltà di una generazione cresciuta in una società eteronormativa, senza una cultura queer, dei modelli di riferimento e una rete a cui appoggiarsi che la aiutasse a interrogarsi, immedesimarsi, capirsi e l’importanza di avere una comunità in cui scoprirsi e raccontarsi.
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