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I Quarzo Nero

I Quarzo Nero nascono a Torino nel Giugno 1999. Il gruppo è inizialmente formato da Stello (batteria) e Guido (chitarra) già componenti dei defunti Neurokiller e da Giulio (basso e voce) reduce dall’esperienza con i Burning Gates. Con tale formazione (power trio) i Quarzo Nero suonano per un mese circa dando vita ad una miscela primitiva ma efficace di atmosfere dark e punk e dopo solo quaranta giorni di prove entrano in studio per incidere il loro primo demo autoprodotto, dal titolo esplicativo: “Quarzo Nero: tre possibili soluzioni ad un unico dilemma”. Ma i QN non trovano evidentemente risposta ai loro dilemmi e decidono di prendersi una lunga pausa di riflessione, durata quasi due anni, nella quale i nostri si incontrano solo per sporadiche e violente jam session punk-hardcore. Dopo gravosa meditazione i QN riscoprono le origini dark e rendono più oscura la miscela di rock robusto, punk, noise e crossover che caratterizzavano il primo demo e riprendono a provare nella cantina del batterista che (riveduta e corretta) è l’attuale sala prove. Nel Maggio 2001 incontrano “quasi” casualmente Max (voce) gia vocalist in cover band in giro per l’Italia. L’impatto iniziale è apparentemente traumatico.  La timbrica fluente e cristallina, la vocazione melodica e l’imprinting “classic-rock” apparentemente contrastano con alcune ruvidezze presenti nella prima produzione dei Quarzo Nero. Ma dopo poche settimane il connubio si rivela perfetto e Max si adatta perfettamente al sound QN, caratterizzando i pezzi e in particolare i testi (rigorosamente in italiano) si rivelano particolarmente azzeccati ed aderiscono alla filosofia iniziale del progetto. Dopo pochi mesi di prove la band esordisce in un concerto ai Murazzi di Torino suonando di spalla agli Helein, gruppo crossover milanese, riscuotendo un discreto interesse nei circa duecento presenti. Dopo una serie di live tenuti al di fuori dell’Augusta Taurinorum, soprattutto nel Cuneese, nella primavera del 2002 i Quarzo Nero entrano in  studio di registrazione per la produzione di un secondo promo-CD, totalmente autoprodotto ma di qualità nettamente superiore rispetto al primo episodio. Il demo che prende il nome dal primo pezzo (La nebbia) è composto oltre che dalla title-track da altri tre brani (Quel che dirà la storia, Io non sono come voi, Il fiume e lei). Nell’Autunno 2002 i QN riprendono la stagione di concerti nei locali di Torino continuando in cantina la loro incessante produzione artistica.

 

I QN compongono inoltre la colonna sonora del cortometraggio “A ruota libera” presentato nel corso della rassegna “Cinema Ambiente” tenutasi a Torino nell’Ottobre 2002. Dal novembre 2002 i QN volgono lo sguardo al connubio tra musica e immagini collaborando con  Enrico Fossà  e Giusy Di Gesaro (Fin des Arts) alla regia del loro primo esperimento visivo. Vedono la luce alcuni video che saranno la colonna visiva alle spalle dei QN nel corso dei loro concerti. Nel frattempo vengono realizzate le riprese di quello che sarà il loro primo video (Ascoltando il frastuono dell’eco) con lo scenario di Porta Palazzo sullo sfondo ad alternarsi alle immagini sul palco.

Nel Gennaio 2003 i QN partecipano al concorso “Emergenza Rock Festival” che li proietta sul palco dell’Hiroshima mon Amour ove hanno luogo brevi ma coinvolgenti session live che li porteranno fino alle semifinali del concorso. Nel frattempo i QN tornano in studio di registrazione e come per il promo-CD scelgono la collaborazione di Aldo Bergamasco del “Theaterstudio” di Almese (TO). Nell’arco di sette mesi di fatiche vengono registrate sei nuove tracce che andranno ad aggiungersi alle precedenti quattro inserite nel promo “La nebbia” dando così vita al loro primo disco: “Ancora Vivo”. Rispetto alle precedenti registrazioni si osserva ancora una volta un salto di qualità, sia dal punto di vista compositivo sia per la qualità della produzione. Il disco si apre con un inquietante introduzione elettro-industrial (My name is black quartz) che sfocia nel muro sonoro di “Quarzo Nero”, uno dei brani più lunghi dell’album. Il pezzo alterna parti pesanti e veloci ad un intermezzo lirico e sognante solcato da tastiere malinconiche e termina con un finale strumentale post-punk di rara violenza. Segue la title-track, forse il brano più atipico dei QN per l’intro dal sapore vagamente funky che evolve poi in sonorità più dark e malinconiche, le stesse che caratterizzano anche “Ascoltando il frastuono dell’eco”. Quest’ultimo brano sarà l’ispirazione anche per il video che verrà inserito come traccia finale (in formato .avi) del disco. In “Ancora Vivo” vengono riproposte anche “Esistenza” e “Fallo Ora” già presenti sul primissimo promo e totalmente rivisitate, grazie soprattutto alle parti vocali, pur senza perdere lo stile originale fatto di groove dark con pesanti contaminazioni rock. Chiude l’album “Pochi Accordi” quasi uno scherzo punk che esplode in tutta la sua aggressività dopo un angoscioso effetto larsen. Il disco, totalmente autoprodotto, esce a settembre 2003 e viene ufficialmente presentato nel corso del Live all’Aeiou (Torino) il 28 ottobre u.s. Novembre 2003: nello stile QN, fermamente convinti della validità dell’autoproduzione, viene realizzato il sito ufficiale. 

Satyrnet

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