Profili, Selfie e Blog: L’evoluzione della Biblioteca nell’Era Digitale

Nel tessuto culturale contemporaneo, la biblioteca si è trasformata da custode silenzioso di libri in un vivace crocevia di informazioni e interazioni. Maurizio Caminito, con la sua visione innovativa, ha anticipato questa evoluzione guidando la Biblioteca Centrale per Ragazzi di Roma e il Sistema bibliotecario della città di Roma. La sua opera ha gettato le basi per una biblioteca moderna, un luogo di apprendimento dinamico e di scambio culturale.

“Il diario segreto, inteso come quaderno o taccuino in cui si annotano speranze, pensieri, riflessioni, sogni, rigorosamente legati alla rilettura personale, non esiste più”

Il “Manuale del navigatore internet” di Caminito, pubblicato nel 1997, è stato un faro nella notte per i giovani navigatori dell’epoca, insegnando loro a destreggiarsi nelle acque inesplorate di Internet. Questo saggio ha aperto la strada a una generazione di utenti informati e consapevoli, che oggi popolano i social media con profili personali, selfie e blog.

I profili sui social media sono diventati le nuove biblioteche personali, dove gli individui archiviano e condividono le loro esperienze, conoscenze e interessi. I selfie, oltre a essere un fenomeno di auto-rappresentazione, fungono da diari visivi, catturando momenti che altrimenti sarebbero sfuggiti alla memoria collettiva. I blog, poi, rappresentano l’evoluzione del diario personale in uno spazio pubblico di discussione e riflessione.

Caminito, attraverso il suo lavoro e i suoi insegnamenti, ha contribuito a delineare il profilo di una società più informata e connessa. Come presidente del Forum del libro e con la sua rubrica sull’editoria digitale per “LIBER”, continua a influenzare il dibattito sulla cultura digitale, sottolineando l’importanza di un accesso democratico all’informazione e alla conoscenza.

In conclusione, l’eredità di Maurizio Caminito ci insegna che la biblioteca non è solo un luogo fisico, ma un concetto in continua evoluzione, che si adatta e si espande nell’era digitale. Profili, selfie e blog sono le nuove pagine su cui scriviamo la storia collettiva, e la biblioteca moderna è il luogo dove queste storie vengono conservate, studiate e condivise.

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