Primer, il capolavoro di Shane Carruth

Primer è un film di fantascienza psicologica scritto, diretto, prodotto, montato e musicato da Shane Carruth, che interpreta anche uno dei due protagonisti, Aaron. L’altro protagonista, Abe, è interpretato da David Sullivan. Il film narra la scoperta accidentale di una macchina del tempo da parte di due ingegneri, che decidono di sperimentare i paradossi e le conseguenze dei viaggi nel tempo. Primer si distingue per il suo budget estremamente basso, la sua struttura narrativa sperimentale, le sue implicazioni filosofiche e il suo dialogo tecnico complesso, che Carruth, laureato in matematica e ex ingegnere, ha scelto di non semplificare per il pubblico.

Il film inizia con Aaron e Abe, due ingegneri che lavorano in una ditta di informatica, ma che nel tempo libero si dedicano a progetti tecnologici indipendenti, lavorando nel garage di Aaron. Durante una delle loro ricerche, che riguarda la riduzione elettromagnetica del peso degli oggetti, i due scoprono un effetto collaterale: gli oggetti lasciati nel campo magnetico subiscono delle anomalie temporali, procedendo normalmente da un momento A (quando il campo viene attivato) a un momento B (quando il campo viene disattivato), e poi all’indietro da B a A, in un ciclo continuo, in modo che gli oggetti possano uscire dal campo nel presente o in un momento precedente. Abe perfeziona questo prototipo e costruisce una macchina del tempo (“la scatola”) in grado di ospitare un soggetto umano. Abe usa questa scatola per viaggiare sei ore nel suo passato: come parte del processo, Abe si isola in una stanza d’albergo, per non interagire o interferire con il mondo esterno, dopodiché entra nella scatola e aspetta sei ore (tornando così indietro nel tempo di sei ore). Una volta uscito dalla scatola, Abe attraversa la città, spiega tutto ad Aaron, e lo porta nel deposito dove ha nascosto la scatola. Nel deposito, i due assistono all’ingresso nella scatola della versione precedente di Abe. Abe e Aaron ripetono l’esperimento di Abe più volte per più giorni, guadagnando in borsa grazie alla conoscenza anticipata delle performance del mercato. Le personalità divergenti dei due – Abe cauto e controllante, Aaron impulsivo e impiccione – mettono una tensione sottile sulla loro collaborazione e amicizia. Inoltre, i viaggi nel tempo sono stressanti per i corpi di Abe e Aaron; di fatto, le loro giornate diventano di 36 ore, considerando il tempo extra fornito dalla scatola. Man mano che il film procede, i due iniziano a notare degli effetti collaterali allarmanti dei viaggi nel tempo, che si manifestano con sanguinamenti dalle orecchie.

Il film si fa sempre più intricato e confuso, mostrando diverse linee temporali che si sovrappongono e si influenzano a vicenda, e diverse versioni dei due protagonisti che agiscono in modo diverso. Il film non spiega esplicitamente cosa succede, ma lascia al pubblico il compito di ricostruire la trama e le motivazioni dei personaggi. Il film termina con una scena in cui Aaron, che ha costruito una scatola più grande in un hangar in Francia, parla al telefono con Abe, che ha deciso di impedire a se stesso e ad Aaron di scoprire la macchina del tempo, usando una registrazione audio dei loro dialoghi.

Primer è un film che sfida lo spettatore, che richiede attenzione e deduzione, che non offre risposte facili o definitive. Il film è un’opera originale e innovativa, che riesce a creare un’atmosfera di mistero e tensione, grazie anche alla fotografia scura e al montaggio frammentato. La colonna sonora di Carruth accompagna le immagini con suoni minimali e dissonanti, creando un contrasto tra la normalità dei protagonisti e la stranezza dei viaggi nel tempo.

Il film è anche una riflessione sul tema della responsabilità e dell’etica, che mostra come la scoperta scientifica possa avere delle ripercussioni imprevedibili e pericolose, se usata in modo egoistico o irresponsabile. I due protagonisti sono caratterizzati con realismo e ambiguità, e il loro rapporto si deteriora nel corso della storia. Il film ha anche un finale aperto, che lascia spazio alla speculazione e alla curiosità.

Primer è un film che ha saputo conquistare il pubblico di nicchia, grazie al suo mix di fantascienza, thriller e dramma. Un film che merita di essere visto e analizzato, per scoprire i suoi segreti e le sue sfumature.

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