Presto ci sarà un’esplosione stellare e sarà visibile dalla Terra

La stella T Coronae Borealis, o TCrB, una nova situata a 3.000 anni luce dalla Terra, sta per diventare visibile  occhio nudo nei nostri cieli. L’ultima volta è successo nel 1946. La prossima esplosione è prevista per settembre di quest’anno. Un evento quindi molto raro, che ci terrà tutti fermi col naso all’insù per diversi giorni.

Perché l’esplosione stellare sarà visibile dalla Terra?

Questo sistema stellare non è normalmente visibile a occhio nudo, a causa della sua magnitudine +10. Ma durante l’evento passerà a magnitudine +2 e questo lo renderà visibile anche a noi. Una volta raggiunto il picco di luminosità, la nova avrà l stessa luminosità della Stella Polare e dovremmo poterla osservare per diversi giorni. Il prossimo evento dovrebbe avverarsi tra 80 anni, quindi a meno che tu che stai leggendo non sia un bambino molto piccolo o un Highlander, per noialtri è un evento unico.

Cosa succederà

La nova TCr B, è una delle 5 presenti nella nostra galassia. Si tratta di un sistema binario composto da una nana bianca e una gigante rossa. Quando la gigante rossa diventa instabile a causa dell’aumento di pressione e temperatura, inizia a espellere i suoi strati più esterni. Questi strati vengono poi raccolti dalla nana bianca sulla sua superficie.

Quando anche la temperatura dell nana bianca sarà abbastanza alta, essa provocherà una reazione termonucleare fuori controllo, che causerà la nova che vedremmo dalla Terra.

Ma cosa è una nova?

In astronomia, una nova (al plurale novae o nove) è un’enorme esplosione nucleare causata dall’accumulo di idrogeno sulla superficie di una nana bianca, che fa sì che la stella diventi molto più luminosa del solito. La parola nova può indicare sia la causa del fenomeno sia la stella stessa al momento dell’esplosione. (Fonte: Wikipedia)

Quindi, in sostanza si tratta di un’esplosione, ma non della “fine” di una stella, bensì di un bagliore improvviso più forte del solito. Un’esplosione sulla superficie che però non ha conseguenze mortali sulla stella che lo ha generato. Ho voluto precisare questo per evitare allarmismi tra chi non conosce quest’informazione

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