Rodolfo II, l’imperatore eccentrico
Uno dei personaggi che più hanno contribuito alla leggenda di Praga come città magica è stato L’ imperatore del Sacro Romano impero Rodolfo II. Figlio dell’ imperatore Massimiliano II, nipote del grande Carlo V. Fu incoronato re di Ungheria nel 1572 ed in seguito re di Boemia e dei Romani. Nel 1576 succedette al padre e spostò la capitale dell’ impero a Praga. Era fortemente attratto dall’ occulto e dal mistero, si circondò di numerosi scienziati, alchimisti e maghi. Lo stesso imperatore era così attratto dal sopranaturale, che aveva allestito la più grande Wunderkammer ( raccolta di meraviglie) d’Europa: vi si trovavano tra l’altro il corno di un unicorno (in realtà un dente di Narvalo che è ora custodito tra i gioiellidella corona asburgica all’ Hofburg, Vienna), feti dotati di due teste, due piante di mandragora e numerosi oggetti magici o particolari, tra cui i quadri del pittore Arcimboldo, pittore ufficiale Imperiale. Inoltre Rodolfo arricchi di opere di ogni tipo la sua biblioteca, tra cui il misteriossisimo codice Voychnic, un ltrattato di botanico scritto in un coidce sconosciuto, che tratta di piante tutt’oggi sconosciute, che pagò a pesò d’oro
Gli alchimisti che aveva radunato da ogni parte d’ Europa lavoravano nella torre delle polveri al castello di Harcadny e vivevano probabilmente nel quartiere di Mala Strana, non nel Vicolo dell’ Oro, che ospitava le guardie del castello. Nella torre è possibile vedere la ricostruzione di un laboratorio alchemico, dotato di Alambicchi, mortai e alcuni Athanor, o forni alchemici. Il soffitto è visibilmente annerito e corroso dalla fuliggine. Gli alchimisti lavoravano per creare nuovi tipi di polveri da sparo per le batterie del castello, compito che probabilmente portavano avanti tra gli altri esperimenti. La stessa posizione della torre, staccata dal complesso e a picco sulla Valle dei Cervi avrebbe permesso di non arrecare troppo danno alla struttura del castello in caso di eventuali incidenti con materiale esplosivo.
L’imperatore era davvero disinteressato alla guerra: quando il principe di Transilvania Stefano Bocksai si fece eleggere Re di Ungheria, Rodolfo rimase a Praga disinteressandosene e costringendo i principi tedeschi cattolici ad esautorare l’ imperatore dal titolo di re di Boemia a favore di suo fratello, Mattia che prese in mano l’ esercito e sedò la rivolta. Difficile pensare che il suo fine fosse sviluppare armi belliche. Chi erano dunque questi personaggi che frequentavano la torre?
Thyco Brae
Una delle menti radunate da Rodolfo era il grande astronomo Thyco Brae, che è anche seppellito a Praga, nella chiesa di Santa Maria Del Thyn. Thyco Brae era astronomo ed astrologo, si interessò alle influenze degli astri sulle persone, e dimostrò la fallacia del sistema tolemaico. Thyco Brae era anche il matematico imperiale ( Hofmathematicus); alla sua morte venne sostituito da un suo assistente, Johannes Kepler, (Keplero). Keplero era anche un astrologo, e non è difficile trovare molti riferimenti megici e metafisici nei suoi scritti. In quel periodo infatti credere nella magia e nella scienza non era vista come una contraddizione. Il mago non cadeva nella superstizione ma cercava di razionalizzare l’ occulto con la stessa convinzione di uno scienziato. La stessa matematica era considerata scienza magica ( Secondo la concezione Cabalistica di Paracelo)
Ma il castello era frequentato anche da altri personaggi, tra cui ricordiamo John Dee ed il suo amico Edward Kelly, L’ alchimista Michail Sendivogius,il botanico Horczicky , e il medico Ian Jessenius.
John Dee
John Dee era nato a Londra nel 1527, ed era consigliere e alchimista della regina Elisabetta I. Umanista, giurista, mago e matematico. Colto scrittore di opere sulla fisica e metafisica, per le sue conoscenze di astrologia e matematica si era fatto la fama di essere un potente stregone. La sua passione era la chiaroveggenza,ma non avendo il dono di prevedere il futuro, attività molto richiesta dalle corti dell’epoca, si appoggiava al suo amico-rivale Edward Kelly. Insieme girarono gran parte dell’ Europa. Dee e Kelly si cimentavano nelle evocazioni e si vantavano di parlare una lingua usata dagli esterni, imparata durante le loro evocazioni. I suoi studi sui cadaveri lo avevano reso inviso sia alla chiesa cattolica, che a quella anglicana, e venne cacciato dalla città dii Londra. Arrivò a Praga per la prima volta nel 1583 ,dove fu accolto con tutti gli onori. Lowercraft sostiene che John Dee abbia curato la prima tradizione del necronomicon in inglese.
Edward Kelly
Edward Kelly, alias Talbot era un negromante, un veggente ed un demonologo. Era convinto di poter avere la ricchezza dalle arti magiche e perciò si dedicava alla magia rituale. Infido e poco attraente, perché basso e con le orecchie mozzate, Kelly non si faceva scrupoli nel praticare la magia nera, e non faceva nulla per mascherare la sua fama di demonologo. Kelly parlava una lingua angelica, che aveva soprannominato “ lingua di Enoch” , che aveva insegnato anche a John Dee, e possedeva numerosi libri occulti ed introvabili, tra cui la “ Clavicola Salomonis”. Cacciato una prima volta da Praga, con l’accusa di stregoneria e diabolismo, vi si recò nuovamente e dimostrò di poter ricreare la trasmutazione della materia davanti agli occhi increduli di Rodolfo; per questo venne insignito del titolo di cavaliere. Si suicidò in galera, dopo essere scappato da Praga dove abitò per lungo tempo nella casa che un tempo appartenne alo studente di Praga, ossia il leggendario dottor Faust.
Sendovogius
Michayl Sendivogius nacque in Polonia. Qui salvò dalla prigionia un Alchimista Scozzese, che in cambio del suo gesto gli regalò la pietra filosofale. Sendivogius si recò a Praga e qui visse a lungo.Passò molto tempo a cercare di replicare la pietra, rendendosi conto che il suo operato era sbagliato. Scrisse un libro sugli errori insiti nell’ alchimia, in quanto a suo parere il fine ultimo non era la ricerca dell’ oro, ma uno scopo metafisico, di purificazione da se stessi. Sendivogius perse interesse alla ricerca della pietra e si dedicò alla trasmutazione della materia spirituale. In seguito a Stoccarda perse la sua pietra filosofale, sua unica fonte di sostentamento e morì in povertà.
Jessenius
Jan Jessenius era medico e professore dell’ università di Praga. Eccelleva negli studi anatomici e nella chirurgia. Effettuò le prime autopsie da cui redasse importanti note anatomiche. Studiava i cadaveri e cercava di capirne la causa della morte, ma soprattutto era interessato alla ricerca dell’ anima. Jessenius credeva , come molti al suo tempo che l’ anima avesse una qualche sede all’ nterno del corpo, e lui cercava nelle sue atopsie un particolare che avrebbe potuto portarlo a capire dove questa potesse essere nascosta. Oltre a questo, ha lasciato numerosi importanti fogli di studi anatomici. Fu condannato a morte e decapitato durante la repressione che seguiì la sconfitta nella battaglia della montagna bianca, dei ribelli Hussiti.
Horczicky
Horczicky era un abile alchimista, ma soprattutto era un botanico ed un farmacista.Prima di venire chiamato al castello da Rodolfo, Horczicky studiò in un convento. Pervenuto a Praga iniziò subito ad imparare i segreti della farmacia, dell’ alchimia e dell’ Astrologia, che come abbiamo visto erano molto legate. Inventò una medicina favolosa chiamata Aqua Sinapisus. Divenne tra l’ altro il direttore dei Giardini reali e lavorò anche per i giardini dell’ ordine gesuita. Nei suoi manoscritti sono raffigurati strani ibridi di piante e animali, e questo ha fatto supporre che Horczicky riuscisse a creare tali ibridi che coltivava nelle terrazze del castello.
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