Carissimi amanti della letteratura e dell’arte, preparatevi a immergervi in un mondo di stranezze, visioni e riflessioni profonde. Povere Creature!, il romanzo da cui è tratto l’ultimo film folle e femminista di Yorgos Lanthimos, sta per risvegliare la vostra curiosità e portarvi in un viaggio letterario senza precedenti .
Il film, interpretato dalla talentuosa Emma Stone, ha già fatto parlare di sé grazie al suo immaginario neo-vittoriano, gotico e al contempo estremamente contemporaneo. Dopo aver conquistato il Leone d’oro a Venezia e ricevuto numerose nomination agli Oscar, Povere Creature! è pronto a incantare anche il pubblico italiano.
Ma veniamo al cuore della questione: il romanzo.
Scritto dallo scozzese Alasdair Gray, questo capolavoro è stato inizialmente pubblicato nel nostro paese con il titolo Poveracci!, per poi essere rinominato Vita e misteri della prima donna medico d’Inghilterra. Oggi, finalmente, è disponibile come Povere Creature!, grazie alla traduzione di Sara Caraffini e alla prefazione di Enrico Terrinoni .
Gray è un autore poliedrico, un vero artista delle parole e delle immagini. Nei suoi libri, si muove tra surreale, fantascienza ed erotismo, senza mai dimenticare la critica sociale. E non è solo il contenuto a stupire: la sua impostazione tipografica sperimentale rende ogni pagina un’opera d’arte in sé.
Un esempio? Il suo romanzo d’esordio, Lanark, pubblicato nel 1981 dopo una gestazione di oltre 30 anni. Quattro tomi voluminosi, non lineari, impaginati in modo bizzarro e virtuosistico. E poi c’è Povere Creature!, uscito nel 1992 e immediatamente premiato con il Whitbread Award e il Guardian Fiction Prize. Questo libro si snoda attraverso una struttura complessa, con divagazioni narrative e inserti grafici inaspettati.
Quindi, cari lettori, prendete in mano Povere Creature! e lasciatevi trasportare in un mondo dove la realtà si fonde con l’immaginazione, dove le parole danzano e le idee si svelano. E se vi sentite ispirati, provate anche a remixare la vostra esperienza di lettura, come fareste con un’opera d’arte. Le possibilità sono infinite!