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Postal

Alcune commedie esagerano. Questa va oltre. Perché privarsi di tutto il meglio che il presente può offrire? Sparatorie, esplosioni, terrorismo!Finalmente una storia irriverente, delirante, politicamente scorretta… senza nessuna inibizione! Un giorno nella vita di Postal Dude, a zonzo nella ilare cittadina di Paradise. Proprio quando il nostro eroe pensa di aver raggiunto il fondo, le cose iniziano ad andare peggio. Dopo aver sopportato le angherie della moglie, dopo una disastrosa intervista di lavoro, dopo un viaggio umiliante all’ufficio di collocamento, Dude si ritrova nella comune di zio Dave praticamente l’ultima spiaggia. Nonostante sia il capo di una promiscua setta religiosa, Dave è però anch’egli in difficoltà finanziarie. È così che Dude e Dave si alleano per mettere illegalmente le mani su qualcosa di prezioso: le bambole Krotchy! Sfortunatamente per loro i talebani, meglio equipaggiati e meglio organizzati, hanno deciso di riunirsi proprio a Paradise, e per motivi assai più sinistri almeno in apparenza.

Le cose iniziano a sfuggire di mano quando Osama Bin Laden è costretto a chiamare il suo fraterno amico George W. Bush come copertura. Dude imparerà che non c’è nulla di più edificante che lasciarsi andare a violenza e distruzione, quando non si ha più nulla da perdere. E soprattutto apprenderà che non c’è nulla che una sana esplosione nucleare non possa risolvere!

 

Postal è ispirato all’omonimo videogame uscito nel 1997. Il gioco è stato ideato da Vince Desi, sviluppatore dalla software house Running with Scissors. Suscitò all’epoca numerose polemiche per la sua violenza di stampo nichilista. Il gioco era sostanzialmente uno sparatutto con visuale isometrica dall’alto. Il protagonista, Postal Dude, doveva superare una serie di livelli abbattendo qualsiasi cosa si muovesse. La caratteristica del videogioco era che per passare alla schermata successiva non era sufficiente sopravvivere all’attacco degli astanti, ma bisognava ucciderne una percentuale prestabilita, mettendo in atto una vera e propria carneficina. Il dato inquietante era che gli opponenti non erano mostri, alieni o terroristi, ma semplici passanti dai colletti bianchi alle liceali fino persino a Babbo Natale.

Nel 2003 è uscito il secondo titolo della serie, Postal2. In questo secondo capitolo la violenza, se  possibile, aumentava. A differenza del primo, inoltre, la visuale era in prima persona, come nel caso di Quake, Unreal o Half Life. Caratteristica bizzarra, il videogioco prevedeva un cameo di Gary Coleman (il famoso protagonista della serie tv Arnold) nel ruolo di sé stesso: il giocatore poteva scegliere se fare una lunga fila a una convention per farsi firmare un autografo o puntare a uccidere l’attore e tutta la folla in attesa. È proprio in questo capitolo della serie, inoltre, che  Postal Dude viene a contatto per la prima volta con i talebani e Osama Bin Laden come si vede nel film. Postal 2 sollevò un polverone per i suoi presunti aspetti diseducativi: fu bandito dalla Nuova Zelanda e dall’Australia. Un processo ai distributori fu intentato anche in Svezia, ma la corte dovette dismettere il caso sotto la protezione della libertà di parola.  A inizio 2009 è prevista l’uscita di Postal III. Secondo le indiscrezioni il gioco conterrà numerose motion captures di attori conosciuti e di molte playmate di Playboy. L’ambientazione si sposterà dalla cittadina di Paradise alla vicina Catharsis.

Satyrnet

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