Nel febbraio 2004, il giornalista britannico Ben Hammersley coniò il termine “podcast” per definire un nuovo tipo di media digitale: file audio scaricabili e fruibili su computer, smartphone e altri dispositivi. Da allora, i podcast hanno conosciuto una crescita esponenziale, diventando un medium di massa con milioni di ascoltatori in tutto il mondo.
Storia del podcasting
Le origini:
- Nei primi anni 2000, pionieri come Ben Hammersley, Audible e alcuni radioamatori iniziarono a sperimentare con la distribuzione di audio digitali online.
- Il termine “podcast” venne ufficialmente adottato nel 2004, combinando “iPod” e “broadcast”.
- Podcast come “In Bed with Susie Bright” e “QuietAmerican.org” esploravano i limiti della radio tradizionale e la flessibilità del nuovo formato.
La crescita:
- Il 2014 segnò una svolta con il successo di “Serial”, un podcast investigativo che attirò milioni di ascoltatori.
- La diffusione di smartphone e piattaforme di streaming come Spotify e Apple Podcasts ha facilitato la produzione, la distribuzione e l’ascolto di podcast.
Il podcasting in Italia:
- Alessandro Piccioni, podcaster e fondatore di Tonidigrigio, testimonia l’esistenza di podcast italiani già nel 2004, come quelli di Jacopo Fo e dei Radicali del Friuli Venezia Giulia.
- Il Digital News Report 2023 del Reuters Institute indica che il 30% degli italiani ascolta podcast almeno una volta al mese.
Tendenze e futuro del podcasting:
- L’ascolto in mobilità e l’abitudine al multitasking favoriscono la fruizione di podcast.
- La convergenza con il video su YouTube e TikTok rappresenta un trend in crescita.
- L’Economist prevede un futuro radioso per i podcast, sottolineando la loro capacità di offrire narrazioni immersive, trasparenza e approfondimenti unici.
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