Il 7 novembre 2024 è arrivato il grande giorno: la PlayStation 5 Pro è finalmente disponibile sul mercato, e come era prevedibile, ha scatenato un mix di entusiasmo e un bel po’ di dubbi. Con un prezzo di 799,99 euro, la nuova console di Sony si propone come l’upgrade definitivo per i gamer più esigenti, quelli che non si accontentano di nulla di meno che prestazioni al top. Eppure, a meno di due settimane dal lancio, sembra che la PS5 Pro non stia mantenendo tutte le promesse fatte, soprattutto considerando quanto costa. Ma cosa c’è davvero dietro il tanto atteso “Pro”?
Cominciamo con il prezzo, perché è stato sicuramente uno dei primi motivi di perplessità. 799,99 euro non sono una cifra che si può ignorare, soprattutto quando la PS5 base è stata lanciata a 499 euro. Certo, una versione “Pro” è sempre destinata a costare di più, ma 799 euro sembrano davvero tanti, soprattutto in un periodo in cui i costi delle console sono aumentati per via di problemi economici globali come la crisi dei semiconduttori. E, francamente, non è facile giustificare un prezzo così elevato, considerando che la PS5 Digital Edition, che dovrebbe essere la versione più economica, ha un costo ben più basso. Sembrerebbe che Sony stia cercando di spingere al massimo, ma a volte sembra che i gamer stiano pagando troppo per qualcosa che, almeno al momento, non sembra all’altezza.
Poi c’è il discorso delle prestazioni. La PS5 Pro promette una potenza computazionale di 16,7 TFLOPS, un bel salto rispetto ai 10,3 TFLOPS della PS5. Questo dato, però, non è così esaltante se lo mettiamo a confronto con il passato. Quando la PS4 fu lanciata con 1,84 TFLOPS e la PS4 Pro arrivò a 4,2 TFLOPS, il salto fu molto più significativo, addirittura un incremento del 128%. Con la PS5 Pro, invece, il miglioramento sembra più contenuto. Sì, è un passo avanti, ma non c’è quell’effetto “wow” che ci si aspetta da un upgrade di questo tipo.
E passiamo alla parte più interessante: le prestazioni nei giochi. La PS5 Pro dovrebbe offrire ray tracing migliorato e una qualità grafica superiore, grazie alla PlayStation Spectral Super Resolution, ma se andiamo a guardare i fatti, la situazione non è così entusiastica. In giochi come Baldur’s Gate 3, per esempio, la PS5 Pro non sembra offrire performance significativamente migliori rispetto alla PS5 standard. Il processore, che è lo stesso della versione base, non ha ricevuto aggiornamenti rilevanti, e in alcuni casi la PS5 Pro non ha fatto registrare miglioramenti degni di nota. Insomma, nonostante le promesse, sembra che l’esperienza di gioco non sia poi così rivoluzionaria, almeno per ora. E questo lascia molti con un amaro in bocca, soprattutto considerando che i giochi a 8K e la promessa di prestazioni top non sembrano realizzabili a breve termine.
Un altro aspetto che non convince riguarda la retrocompatibilità. La PS5 Pro supporta oltre 8.500 giochi PS4, ma la funzione PS4 Boost, che avrebbe dovuto migliorare l’esperienza dei titoli della generazione precedente, non ha dato i frutti sperati. Non c’è stato un vero miglioramento significativo per i giochi PS4 sulla nuova console, il che fa sorgere il dubbio che Sony stia puntando troppo sulla PS5 Pro, trascurando la versione base. Questo potrebbe spingere molti utenti a fare il salto alla versione Pro, oppure, peggio ancora, a passare al PC, dove l’evoluzione tecnologica è più rapida e continua. Il rischio, quindi, è che la PS5 Pro diventi una macchina per pochi, destinata a un pubblico di nicchia che ama collezionare l’ultimo modello, ma che non riesce a mantenere un supporto forte da parte degli sviluppatori. E questo potrebbe far sì che le console PlayStation diventino obsolette più rapidamente di quanto ci si aspetti.
Anche la mancanza di una vera killer app – un gioco che sfrutti appieno tutte le capacità grafiche della PS5 Pro – potrebbe essere un problema. Al momento, la console non ha una line-up di giochi che giustifichi davvero l’acquisto, e questo fa riflettere. Nonostante la console possa essere un sogno per i fan della grafica, senza giochi che la spingano al massimo delle sue capacità, la PS5 Pro rischia di diventare un acquisto più di facciata che pratico.
La domanda che molti si pongono è quindi: “Vale davvero la pena spendere così tanto per un upgrade che, alla fine, non sembra così rivoluzionario?” Sebbene la PS5 Pro abbia il potenziale per essere una macchina incredibile, al momento non sembra vivere fino alle aspettative. E se non riesce a mantenere le promesse fatte, potrebbe non rappresentare quell’investimento che tutti speravano. Forse è ancora troppo presto per tirare conclusioni definitive, ma al momento sembra che Sony abbia bisogno di fare qualche passo in più per convincere davvero i gamer che la PS5 Pro vale quei 799 euro. Sarà interessante vedere se nel prossimo futuro la console riuscirà a decollare, o se finirà per diventare uno degli oggetti da collezione destinati agli appassionati più fedeli.
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