A bordo dell’Apollo 11 la superficie lunare. Era il 20 luglio 1969. Molto è cambiato da allora, ma l’esplorazione dell’universo non si è mai arrestata, continuando a ispirare l’arte, la letteratura, il cinema e il fumetto. A celebrazione del cinquantennale da quel primo allunaggio, torna un’opera che, sin dal debutto, ha conquistato lettori in tutto il mondo: Planetes.
2075: benvenuti a Planetes! Gli astronauti Hachimaki, Yuri e Fee hanno un compito preciso: evitare incidenti nello spazio che possano colpire la Terra. E per farlo devono raccogliere tutti i rifiuti seminati dall’uomo nella sua corsa allo spazio. Un fardello che non può essere ignorato. Così i tre, veri e propri spazzini dello spazio, mettono da parte le loro vite sacrificando i propri affetti, rincorrendo i sogni di un futuro ancora nebuloso. Ma forti di una sola certezza: a bordo della Toy Box dovranno proiettarsi alla conquista del sistema solare, anche al costo della propria vita. Quella di Planetes diventa così la parabola dell’uomo che deve superare se stesso per il bene collettivo.
I tre astronauti hanno vite “normali”, volte a una missione speciale. Hachirota Hoshino (Hachimaki) è un ragazzo che lavora come spazzino dello spazio per realizzare il suo sogno: comprarsi una nave spaziale. Pragmatico come ogni buon astronauta deve essere. Fee Carmicheael mantiene sempre la calma e riesce a portare a termine qualsiasi compito, ma ha due tormenti: la lontananza dal figlio, che vive sulla Terra con il padre e la dipendenza dal fumo, difficileda gestire nello spazio. Ai Tanabe, infine, è intelligente, sensibile, sincera, determinata, sempre pronta ad aiutare gli altri, ma anche inesperta: quando sale per la prima volta a bordo della Toy Box è una giovane cadetta che non ha ancora ben chiaro quale sia la strada che intende percorrere e che sa poco o nulla del mestiere dell’astronauta. Ma non per questo si fermerà.
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