“Pixels” è il nuovo film di Chris Columbus, che vede un cast stellare composto da Adam Sandler, Kevin James, Josh Gad, Peter Dinklage e Michelle Monaghan. L’idea di fondo, quella di un’invasione di videogiochi anni ’80, è senza dubbio intrigante e promettente, ma purtroppo il film non riesce a sfruttare appieno il suo potenziale. La scena iniziale, ambientata nel 1982, in cui i due giovani protagonisti si trovano per la prima volta in una sala giochi, mi aveva fatto ben sperare, ma da lì in poi il film perde la sua brillantezza. Le battute divertenti sono davvero poche per una commedia, e le performance degli attori, tranne forse quella di Peter Dinklage, sembrano sguarnite e spesso imbarazzanti, più che divertenti.
La trama si sviluppa attorno a Sam Brenner (interpretato da Adam Sandler), un ragazzo che negli anni ’80 eccelleva nei videogiochi, in particolare in quelli arcade. Insieme al suo amico William Cooper, frequenta assiduamente le sale giochi, diventando una celebrità tra i coetanei. Quando partecipano a un concorso organizzato dalla NASA per inviare nello spazio una capsula del tempo con immagini della cultura terrestre, il loro incontro con due personaggi eccentrici – Ludlow Lamonsoff, un nerd che è perdutamente innamorato di un personaggio del videogioco, e Eddie Plant, noto per la sua imbattibilità – segna l’inizio di una serie di eventi surreali. In un epico scontro a Donkey Kong, Eddie vince e lascia Brenner frustrato, segnando la fine della loro giovinezza di “campioni”.
Tornati nel presente, Brenner è ormai un tecnico, mentre Cooper è diventato presidente degli Stati Uniti. Quando gli alieni iniziano a invadere la Terra, utilizzando i personaggi dei videogiochi, il destino del mondo si intreccia con il passato dei due amici. Dopo aver scoperto che la capsula inviata dalla NASA nel 1982 è stata ricevuta da una razza aliena che ha frainteso il messaggio, interpretandolo come una dichiarazione di guerra, Brenner e i suoi amici devono affrontare una serie di sfide per salvare il pianeta. A complicare le cose ci si mette anche Eddie, che viene liberato dal carcere per contribuire alla lotta contro gli alieni, e il film diventa un susseguirsi di battaglie contro mostri pixelati come Pac-Man, Centipede e Donkey Kong, con sequenze spettacolari che cercano di risvegliare la nostalgia per i videogiochi di un’epoca passata.
Nonostante l’idea affascinante, “Pixels” fatica a convincere fino in fondo. Le scene comiche, purtroppo, sono un mix di gag riuscite e altre decisamente forzate, che raramente strappano una risata genuina. La regia, comunque, è notevole e ci regala inquadrature e sequenze visivamente interessanti. La presenza di Adam Sandler, a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, non risulta fuori luogo, anzi, l’attore riesce a calarsi con naturalezza nel ruolo di protagonista. Tuttavia, Kevin James, pur essendo un attore molto apprezzato, nella parte del presidente degli Stati Uniti sembra un po’ fuori posto, anche se si destreggia bene nel suo ruolo.
In generale, “Pixels” si lascia apprezzare per il suo omaggio agli anni ’80, con tante citazioni e riferimenti che faranno la gioia degli appassionati di quella decade. I più giovani potranno godere degli effetti speciali e delle scene spettacolari, ma il film avrebbe potuto essere molto più di una semplice commedia sci-fi, se solo l’idea fosse stata sviluppata con maggiore cura. Con un concept così originale, “Pixels” aveva tutte le carte in regola per diventare un cult, ma purtroppo non riesce a decollare come avrebbe meritato.