Il Piccolo Festival delle Dieci Notti nasce nel 2015 dall’idea di Lucio Villani di ricreare nel cuore di Roma l’intimità di un salotto tra amici, fatto di suoni ed emozioni. Per dieci notti, a partire dalle 21.30 circa, su un piccolo palco si aspetta il buio ascoltando Michele Ardore Botrugno che legge brani di letteratura selezionati da Alessandro Carbone. Alle 22.30 i libri lasciano lo spazio alla musica che prosegue non oltre mezzanotte. Interpreti dei concerti sono prevalentemente formazioni di numero ridotto, duo e trio, per mantenere l’atmosfera rarefatta delle letture iniziali. Protagoniste sono le STORIE, narrate, lette, cantate e suonate.
La prima edizione ha visto il susseguirsi di un intreccio policromo di proposte musicali dall’armonica di Greg Izor ai sassofoni seducenti di Giancarlo Maurino e Mauro Verrone, dalle storie narrate da Richard Ray Farrell alla magia delle canzoni di Filippo Gatti, mentre le letture hanno seguito il tema “Leggere leggersi” in testi di Faulkner, Tondelli, Salinger e altri autori. L’edizione 2016 si prospetta, invece, come un omaggio sensibile e ricercato al blues proponendo raffinati interpreti italiani, apprezzatissimi all’estero, con l’intromissione di un concerto marcatamente jazz (il 29 luglio con Bottalico-Creni-Ciancaglini-Fumagalli Quartet) e la mappatura dei quartieri di Roma, in apertura e chiusura del festival (26 luglio e 7 agosto con Giulia Ananìa e il suo progetto REM – Rome Emotional Map). La line-up che costituisce il cuore del festival prevede nell’ordine The Hay Bale Stompers, Lino Muoio Mandolin Blues, Kozmic Blues, Rico Blues Combo, Veronica Sbergia in duo con Max De Bernardi, Alberto Marsico & Organ Logistics, River Blonde, Sax Gordon & Luca Giordano band, Marco Pandolfi e Roberto Luti. Musica in libertà, invece, per il pre- e post- festival con Simone Nobile and his Jukes, Orchestra Cocò e l’omaggio a Django Reinhardt di The Philosophists special guest Daniel John Martin.
Letture dal gusto USA (Bukowski, Hemingway, David Foster Wallace) e italiane (Calvino, Buzzati, Flaiano) anticiperanno i concerti collocando libri e scrittori in uno spazio intimo e raccolto dove sia facile portare a galla il loro “Senso della visione”, tema di questa edizione.