Pianeta Terra – Cronaca di un’invasione

Lo spazio, quante storie ha ispirato il collettivo umano, dai romanzi ai film, fino ai fumetti, e i cartoni animati. Quasi la maggior parte di queste storie erano tutte riguardanti le invasioni, sia da parte aliena, in film come “la Guerra dei Mondi”, che da parte Terrestre, come “Avatar”, e quasi tutte di natura bellicosa. Ma come avrebbe reagito il genere umano se fosse avvenuta un’invasione apparentemente pacifica? In verità mi vengono in mente due serie televisive, una è “V-Visitors” e l’altra è “Pianeta Terra Cronaca di un’Invasione”, ma è di quest’ultima che vi voglio parlare. Pianeta Terra Cronaca di un’Invasione, è una serie televisiva canadese, di genere fantascientifico, nata da un’idea di Gene Roddenberry, già autore della longeva serie di Star Trek. Prodotta postuma, nel 1997, dopo la morte di Roddenberry, col il titolo originale di Earth: Final conflict, in origine la serie era intitolata Battleground: Earth, ma i produttori della serie vollero poi cambiato nel titolo che oggi conosciamo, in quanto il primo era troppo simile alla serie di romanzi di Ron Hubbard Battlefield: Earth.

La serie è composta di cinque stagioni per un totale di 110 episodi, tutte trasmesse negli Stati Uniti tra il 1997 e il 2002. Qui in Italia venne trasmessa la prima stagione su Rai Uno nel 2000 e successivamente la terza, quarta e quinta stagione vennero trasmesse sul canale satellitare Jimmy nel 2008, a oggi la seconda stagione rimane inedita in Italia. Tra i produttori esecutivi figura Marjel Barrett, moglie del compianto Gene Roddenberry, che oltre a essere nella produzione, come avvenuto in alcuni episodi di Star Trek The Next Generation, fa delle apparizioni nelle prime stagioni, nel ruolo della Dottoressa Julianne Belman.

Trama

Pianeta Terra, in un probabile presente, una razza aliena chiamata Talon, si presenta al genere umano con intenzione pacifiche, tanto da condividere con tutte le nazioni il loro sapere tecnologico. Grazie ai Talon, che però tutti chiamano i “Compagni”, come questa razza vuole farsi chiamare dalla gente, l’Umanità riesce a fare passi da gigante, dallo sconfiggere malattie che si credevano incurabili, a far crescere interi ettari di sementi in zone completamente desertiche, come si vede già dalla sigla iniziale fino anche a debellare gran parte dell’inquinamento terrestre. I Compagni/Talon sono giunti sulla Terra,  dichiarando che le loro motivazioni sono pacifiche e nobili, e che lo scopo della loro razza è quello di poter condividere il loro sapere con altre popolazioni del cosmo, ma già dai primi episodi si comprende che alla fine le loro motivazioni sono ben altre e non molto chiare, fin quasi alla fine della serie.

Dopo alcuni anni dall’arrivo dei Compagni, William Boone poliziotto delle ex forze speciali, viene incaricato dal governo, e arruolato nello staff dei Compagni con le mansioni di guardia del corpo e come agente di collegamento, agli ordini di Da’an, uno dei tanti Compagni stanziati sulla Terra e precisamente negli Stati Uniti.

Per poter lavorare al meglio con i Compagni, quest’ultimi sottopongono Boone e tutti gli altri esseri umani con gli stessi compiti di guardia del corpo, a un innesto cyber-virale all’interno dei loro cervelli, che gli consente di potenziare le loro capacità cerebrali e di aumentare la memorizzazione fotografica, portando anche un aumento delle capacità deduttive e di ragionamento. Gli viene poi innestato nelle braccia uno Skrill, un simbionte che, legandosi con l’ospite, diviene l’armamento principale, con raggi paralizzanti e potenzialmente letali. Mentre svolge il suo servizio presso i Compagni, Boone viene contattato dalla Resistenza, un movimento clandestino, composto da persone che non si fidano completamente dei Talon. Dopo una prima indecisione, Boone decide di unirsi a loro, e, grazie alle informazioni che riesce a scoprire con il suo lavoro “presso” i Compagni, e grazie anche alle risorse della Resistenza, pian piano scopre le vere intenzioni dei Compagni. Ci sarà anche una terza Razza, più bellicosa, ma alla fine i terrestri riusciranno a sconfiggere entrambe.

Non avendo mai visto la seconda stagione, ho delle lacune in merito allo sviluppo della storia, però pur se graficamente ben fatta, le ultime stagioni perdono molto dell’intensità e dell’intrigo che si sentiva nella prima stagione, creando anche un finale, sempre a parere mio troppo sbrigativo, senza ampliare di molto le origini sia dei Talon che delle altre razze dell’universo, come si vedeva invece in Star Trek, oppure in altre serie come Stargate SG-1. Bella, niente da dire, però potevano metterci qualcosa in più per renderla una serie cult, ma questa è solo la mia opinione, che non vuole essere una presa di posizione.

Alla prossima

 

by Marco “Talparius” Lupani

 

 

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