Il dipinto “Perretta spaventa il demonio” di Charles-Dominique-Joseph Eisen è una delle opere più interessanti e provocatorie che celebra il potere dell’astuzia popolare. Realizzato come illustrazione di un racconto di Jean de La Fontaine, l’opera esplora temi come l’inganno, la superstizione e il ribaltamento dei ruoli sociali, mostrando come, in un’epoca dominata da forze religiose e simboliche, l’ingegno possa sconfiggere perfino il diavolo.
La Favola di La Fontaine: Una Satira dell’Autorità
Nel racconto originale, che ispira l’opera di Eisen, il demonio visita un piccolo villaggio su un’isola chiamata Papa-Fig. Questo nome immaginario evoca un luogo isolato, abitato da contadini apparentemente indifesi ma ben armati di ingegno. Il diavolo, simbolo di autorità soprannaturale e prevaricatrice, chiede al contadino Phil metà del raccolto: un’espressione dell’oppressione sociale e della sproporzionata richiesta di tributi e tasse a cui i lavoratori del tempo erano sottoposti.
Phil, però, non si lascia intimidire. Con un atto di astuzia che lo fa apparire quasi come un “trickster”, decide di consegnare al demonio solo le foglie e gli steli delle piante, tenendo per sé i frutti del lavoro. Questa astuzia ricalca un tema caro alla cultura popolare europea: l’abilità del contadino di ingannare chi cerca di sfruttarlo, un soggetto comune in racconti che hanno lo scopo di consolare e ispirare le classi lavoratrici.
La Figura di Perretta: L’Eroina che Spaventa il Diavolo
Quando il diavolo si rende conto di essere stato ingannato, ritorna con un’ira raddoppiata, minacciando di prendere una porzione ancora maggiore del raccolto. Phil, ormai allarmato, cerca protezione nell’acqua benedetta e si rifugia dalla moglie, Perretta. Qui entra in scena l’eroina della storia.
Perretta è descritta come una figura di forza nascosta, tipica delle donne delle classi popolari del tempo, spesso rappresentate come sagge e più furbe di quanto non appaiano a prima vista. Di fronte alla minaccia del demonio, non si tira indietro. Decide di adottare un approccio inatteso, che sovverte i ruoli di genere e la tipica rappresentazione della donna in difficoltà: si presenta al diavolo in lacrime e vestita in modo trasandato, uno spettacolo apparentemente di fragilità.
Ma è proprio qui che risiede l’astuzia di Perretta. Nell’incontro decisivo, non solo sorprende il demonio con il suo comportamento, ma va oltre, esponendo una parte intima del proprio corpo. Questo gesto, di spavalda audacia, capovolge i simboli di potere e di sottomissione: ciò che di solito è usato per svergognare le donne, qui diventa un’arma. Il diavolo, abituato a spaventare e a dominare, fugge sconvolto e terrorizzato. La nudità, che in altre circostanze potrebbe significare vulnerabilità, diventa una forza sovversiva.
Charles-Dominique-Joseph Eisen e l’Arte dell’Irriverenza
L’interpretazione di Charles-Dominique-Joseph Eisen di questa scena è un capolavoro dell’ironia e della satira visiva. Eisen era un artista noto per il suo stile raffinato e la sua abilità nel catturare scene della vita quotidiana con dettagli suggestivi. Ma qui la sua arte trascende il semplice racconto: la rappresentazione visiva di Perretta, così come il contrasto tra lei e il demonio, riflette un gioco di opposti in cui il debole diventa forte e il potente viene sottomesso.
La composizione mostra con sottigliezza questo ribaltamento. Perretta, al centro della scena, è ritratta con un’espressione determinata e un aspetto volutamente scomposto, forse per enfatizzare l’inaspettata forza del suo gesto. Il diavolo, al contrario, è mostrato in una posa di paura e sorpresa, con il volto contorto in un’espressione di orrore. Eisen riesce a catturare il momento preciso in cui il soprannaturale è sconfitto dal quotidiano, una scena che mescola il comico al drammatico.
Significato Simbolico e Contesto Storico
In una società in cui le donne erano spesso relegate a ruoli subordinati, la figura di Perretta rappresenta un’eccezione potente: è colei che prende in mano la situazione e sconfigge il male con astuzia. Il dipinto di Eisen riflette così un doppio significato: da un lato, è una rappresentazione del potere nascosto delle donne, dall’altro è una satira sulle paure e sulle debolezze dell’autorità, rappresentata dal diavolo.
Inoltre, l’opera può essere vista come una critica all’ossessione religiosa e alla superstizione dell’epoca, che vedevano il demonio ovunque e cercavano di controllare la vita delle persone con la paura. La storia di Perretta, quindi, offre un messaggio liberatorio: l’astuzia, l’ingegno e il coraggio possono superare le forze che cercano di opprimere, perfino quelle più oscure.
“Perretta spaventa il demonio” è molto più di un’illustrazione: è una celebrazione dell’astuzia popolare, della forza delle donne e della capacità di sovvertire le aspettative.
Eisen e La Fontaine creano insieme un racconto che, con un tocco di umorismo e audacia, mostra come, nel mondo delle favole e della satira, anche il più potente dei demoni può essere sconfessato da un semplice gesto umano.
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