Tarzan, il famoso personaggio creato da Edgar Rice Burroughs, è noto per essere il re della giungla, ma anche per avere un aspetto piuttosto curato, soprattutto per quanto riguarda la sua barba. Come mai Tarzan, che vive in mezzo agli animali selvaggi, non ha mai bisogno di radersi? Ci sono diverse possibili spiegazioni, alcune più plausibili di altre.
Un’ipotesi scientifica?
Una possibile spiegazione è che Tarzan abbia una condizione genetica che gli impedisce di crescere la barba. Questa condizione si chiama alopecia areata, ed è una malattia autoimmune che provoca la perdita dei peli in alcune zone del corpo. L’alopecia areata può colpire sia gli uomini che le donne, e può manifestarsi in diversi modi, da piccole chiazze di calvizie a una totale assenza di peli. Questa ipotesi ha alcuni problemi: innanzitutto, l’alopecia areata è una malattia rara, che colpisce solo lo 0,1-0,2% della popolazione, quindi è improbabile che sia ereditaria. Inoltre, l’alopecia areata non impedisce la crescita dei peli in altre parti del corpo, come le sopracciglia, le ciglia, i peli del naso e delle orecchie, che invece Tarzan sembra avere.
Un scelta culturale?
Tarzan è un personaggio di fantasia che si inserisce perfettamente nel contesto culturale dell’impero britannico della fine del XIX e inizio del XX secolo, che mirava a dimostrare la superiorità innata degli uomini bianchi, in particolare dei britannici, sia sulla natura che sulle popolazioni selvagge. Non a caso, Tarzan è figlio di una famiglia nobile che ha scelto di vivere nella giungla, e nonostante le avversità, riesce a emergere come un leader supremo in quel contesto. La sua somiglianza fisica con la cultura occidentale è solo un altro elemento che conferma la teoria di superiorità della razza inglese.
E dunque…
In realtà si tratta di una scelta dell’autore che probabilmente voleva rendere il suo personaggio più attraente e distintivo, e allo stesso tempo più simile alle scimmie che lo hanno cresciuto. Edgar Rice Burroughs, ha scritto che Tarzan era solito radersi con il coltello ogni giorno per mantenere un senso di umanità e per differenziarsi dagli animali che lo circodavano.