RedazionePayday 3, uno dei più attesi sequel del famoso sparatutto cooperativo, ha finalmente fatto il suo debutto. Sin dal suo inizio, Payday ha offerto ai giocatori la possibilità di immergersi in rapine perfettamente pianificate ed eseguite, garantendo un’esperienza FPS cooperativa senza rivali. Il gioco è tornato con la sua iconica Payday gang, pronta a seminare il terrore tra i criminali e le forze dell’ordine.
Dopo diversi anni dal loro regno del terrore a Washington DC, i membri della gang si riuniscono ancora una volta per affrontare una nuova minaccia che li ha costretti a interrompere il loro ritiro anticipato. La Dayone Edition del gioco include il gioco completo, la borsa del bottino Trifecta, il completo Lusso di Ossidiana e la maschera Venomous Verdigris.
La temuta Payday gang, che ha spaventato sia le forze dell’ordine che la criminalità stessa, si è ritrovata coinvolta nuovamente nel caos che aveva lasciato alle sue spalle. Decisa a individuare e sconfiggere questa nuova minaccia, il gruppo si trasferisce da Washington DC a New York, affrontando così nuove sfide ma anche nuove opportunità.
Oltre a mettere le mani su oro, contanti, gioielli e altre ricchezze, i giocatori hanno anche la possibilità di collezionare armi, oggetti estetici e trofei. Ma ottenere tutto ciò non sarà facile: si dovrà lavorare sodo e pianificare attentamente le proprie mosse per assicurarsi il massimo bottino.
Nonostante le aspettative alte dopo il successo del secondo capitolo, PAYDAY 3 ha purtroppo deluso i giocatori a causa di alcuni problemi di giocabilità. I numeri di giocatori attivi su Steam sono diminuiti significativamente dopo il lancio, portando il gioco ad essere superato in popolarità dal suo predecessore, PAYDAY 2.
Tuttavia, c’è ancora speranza per PAYDAY 3. Come gioco “as a service”, ha la possibilità di riscattarsi se gli sviluppatori inizieranno a fare le giuste mosse per migliorare l’esperienza di gioco. Non resta che aspettare e vedere se il terzo capitolo di questa amata saga riuscirà a raggiungere l’altissimo livello dei suoi predecessori.
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Enrico Ruocco
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