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La leggenda della Parole crociate

Le parole crociate sono uno dei giochi enigmistici più diffusi e apprezzati al mondo, ma qual è la loro storia e chi ne è stato l’inventore? In questo articolo cercheremo di ricostruire le origini e le tappe principali di questo passatempo che mette alla prova la nostra cultura e il nostro vocabolario.

Le prime forme di parole crociate risalgono all’antichità, quando i romani si dilettavano con giochi di parole palindromi, come il famoso “Quadrato del Sator”, una serie di cinque parole che si possono leggere in orizzontale, in verticale e al contrario. Tuttavia, le parole crociate moderne, con le caselle nere e le definizioni numerate, sono una creazione relativamente recente, che si deve a un giornalista inglese emigrato negli Stati Uniti: Arthur Wynne. Wynne nacque a Liverpool nel 1871 e si trasferì a New York nel 1891, dove iniziò a lavorare per il quotidiano New York World. Nel 1913, gli fu affidato il compito di ideare dei giochi per il supplemento domenicale “Fun”, dedicato all’intrattenimento dei lettori. Wynne si ispirò probabilmente a dei giochi di parole che erano apparsi su alcune riviste inglesi nel 19esimo secolo, e creò uno schema a forma di rombo, con una casella bianca al centro che separava le parole di una stessa riga o colonna. Le definizioni erano indicate dai numeri delle caselle iniziali e finali di ogni parola, e la prima parola orizzontale era “FUN”, come il nome dell’inserto. Wynne chiamò il suo gioco “Word-Cross Puzzle”, cioè l’enigma delle parole incrociate, ma per un errore di stampa il nome divenne presto “Crossword”, che è rimasto fino ad oggi.

Il primo cruciverba di Wynne fu pubblicato il 21 dicembre 1913 e riscosse subito un grande successo tra i lettori, che ne chiesero sempre di più. Wynne continuò a produrre nuovi schemi, introducendo le caselle nere e altre novità, e presto anche altri giornali iniziarono a pubblicare i cruciverba, che divennero una moda nazionale. Nel 1924, il primo libro di cruciverba fu pubblicato da Simon & Schuster, e vendette oltre 400 mila copie. Nel 1925, il New York Times iniziò a pubblicare i cruciverba quotidianamente, e da allora non ha mai smesso. I cruciverba americani si caratterizzano per la loro simmetria, per la presenza di parole brevi e per le definizioni spesso ironiche o ambigue.

Il fenomeno dei cruciverba si diffuse presto anche in Europa, e in particolare in Inghilterra, dove Wynne era nato. Il primo cruciverba inglese fu pubblicato nel 1922 sulla rivista Pearson’s Magazine, e si differenziava da quello americano per la forma irregolare dello schema, per la presenza di parole più lunghe e per le definizioni più serie e letterarie. Il Times iniziò a pubblicare i cruciverba nel 1930, e da allora è considerato il punto di riferimento per i cruciverbisti inglesi. I cruciverba inglesi sono noti per la loro difficoltà e per l’uso di vari tipi di enigmi, come le anagrammi, le omofonie, le allitterazioni e le criptiche.

In Italia, i cruciverba fecero la loro prima apparizione nel 1925, sulla Domenica del Corriere, che pubblicò il primo “Indovinello delle parole crociate”. Tuttavia, c’era stato un precedente italiano che anticipava di molto quello di Wynne: nel 1890, il giornalista Giuseppe Airoldi aveva pubblicato sul Secolo Illustrato della Domenica uno schema 4×4 che chiamò “Parole incrociate”. Si trattava di una griglia bianca, senza caselle nere, in cui le parole si leggevano sia in orizzontale che in verticale. Questo gioco non ebbe molto successo, e fu dimenticato fino al 1961, quando alcuni enigmisti italiani lo riscoprirono e lo proposero come il primo cruciverba della storia. In realtà, lo schema di Airoldi era più simile a un gioco geometrico che a un vero e proprio cruciverba, ma comunque dimostra che l’idea di incrociare le parole era già presente in Italia prima che negli Stati Uniti.

I cruciverba italiani si sono sviluppati in varie forme e tipologie, tra cui le più note sono le parole crociate a schema libero, senza caselle nere, le parole crociate senza schema, in cui le parole vanno inserite in una griglia vuota, e le parole crociate crittografate, in cui le definizioni sono sostituite da lettere o simboli. La rivista più famosa di enigmistica italiana è la Settimana Enigmistica, fondata nel 1932, che propone ogni settimana una vasta gamma di giochi di parole, tra cui i cruciverba, i rebus, i labirinti e gli indovinelli.

Le parole crociate sono un gioco che ha affascinato e sfidato generazioni di appassionati, e che continua a evolversi e a innovarsi. Oltre alla versione cartacea, oggi esistono anche le parole crociate online, che si possono risolvere su siti web, app o social network. Le parole crociate sono anche oggetto di studio e di ricerca, sia da parte di linguisti e matematici, che ne analizzano le proprietà e le regole, sia da parte di informatici e ingegneri, che ne realizzano dei generatori automatici o dei risolutori intelligenti. Le parole crociate sono, insomma, un gioco che stimola la mente, arricchisce la cultura e diverte il tempo.

Satyrnet

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