Ogni anno, il 2 agosto si celebra in Giappone una giornata davvero “otaku”: il Pantsu Day (Pantsu no Hi), ossia il giorno della Mutantine!! La parola giapponese “Pantsu” si può infatti tradurre letteralmente con “mutandine” e deriva dall’inglese “panties”: questo lemma, che in senso più ampio indica il concetto di “biancheria intima” è un topos assai usato in diversi anime e manga per descrivere i momenti imbarazzanti delle serie che solitamente coinvolgono i protagonisti di sessi opposti.
Questa festività molto nerd si festeggia proprio il 2 agosto per un motivo “fonetico” legato alla data, in effetti molto simile al più famoso “May the Fourh be with you” con cui tutti gli appassionati al mondo festeggiano il 4 maggio lo “Star Wars Day”: nella pronuncia giapponese il numero 8 viene pronunciato anche come “pa”, mentre 2 può essere pronunciato anche come “tsu”, dunque pronunciando “due agosto” viene da se ricondurre alla biancheria intima questa singolare data!
Che dire, il mese di agosto è pregno di singolari festività otaku giapponesi “sexy”, il primo agosto è il “Waifu Day“, il due è il “Pantsu Day” e il 21 agosto si celebra l’altrettanto divertente “Bunny Day“!
Il concetto di Pantsu è molto popolare in numerose serie, come non citare oltre che in Panty & Stocking with Garterbelt i capolavori Chobits e Sora no Otoshimono. Oltre che per esigenze di inquadrature e solleticare “l’appetito otaku” dei fruitori, il realtà il “Pantsu” è una vera e propria scelta stilistica così come anche la scelta artistica del colore della biancheria intima negli anime e manga non è una cosa scontata ma rappresenta una sorta di linguaggio condiviso.
Anche in “occidente” abbiamo il nostro Giorno dedicato alle Mutande: infatti a maggio, il primo venerdì del mese si festeggia il “No Pants Day“, una festa celebrata in diversi paesi occidentali di lingua inglese e in altri paesi e consiste nel non indossare i pantaloni. L’idea è quella di godere di una libertà associata al fatto di non indossare pantaloni. I partecipanti sono invitati ad agire come se fosse normale non indossare i pantaloni in pubblico rompendo un tabù sociale e godendo della reazione delle persone che non conoscono questo evento.