Il Tema del Labirinto è già stato affrontato in letteratura da autori eccellenti come Borges, Blackwood, e Dunsany, a fine di metafora del complicato ecosistema della mente umana, ma l’originale interpretazione di Del Toro del suo Dio Pan e del luogo da lui presideduto è affascinante quanto i libri di Carroll, che rappresentano probabilmente la prima ispirazione del filmaker messicano. Già dalle prime foro in circolazione, infatti, il personaggio di Ophelia ricorda, in modo inquietante, quell’Alice persa nel suo “Paese delle Meraviglie”: i due labirinti, se pur cromaticamente così diversi, sono in realtà accumulabili dalla stessa metafora letteraria e psicologica e francamente, dalle poche informazioni in nostro possesso, lo stesso Dio Pan sembra spaventosamente, è il caso di dirlo, una sorta di malvagio Gatto del Cheshire.
A vestire i panni dell’inquietante divinità è Doug Jones, già visto in Hellboy nei panni dell’Abe Sapiens. Non è prevista al momento un’uscita mondiale di questa pellicola che sarà inizialmente proiettata in lingua spagnola in Messico e Spagna per poi avere la sua edizione in DVD. Francamente speriamo di poter vedere questa pellicola nel luogo a lei più congeniale, nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.
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