Il cosplay è una forma di espressione artistica e culturale che consiste nel travestirsi da un personaggio di un fumetto, di un film, di un videogioco o di qualsiasi altra opera di fantasia. Chi pratica il cosplay è chiamato cosplayer e spesso partecipa a fiere del fumetto e a eventi tematici dove può mostrare il proprio costume e interagire con altri appassionati.
Ma quali sono le motivazioni che spingono i cosplayer a dedicare tempo, denaro e impegno alla realizzazione dei loro costumi? E come si rapportano con la bellezza e la comodità nella scelta e nella creazione del loro abbigliamento?
Secondo alcuni studi psicologici, il cosplay può essere visto come una forma di identificazione con il personaggio, di esplorazione di sé e di appartenenza a una comunità . I cosplayer si sentono attratti da un personaggio che li rappresenta o che vorrebbero essere, e cercano di imitarne l’aspetto, i gesti, la voce e il comportamento. In questo modo, possono sperimentare nuovi ruoli, esprimere aspetti nascosti o repressi della loro personalità, o semplicemente divertirsi e sfuggire alla routine quotidiana.
Il cosplay può anche essere un modo per entrare in contatto con altri appassionati che condividono la stessa passione, e per sentirsi parte di una comunità che li accetta e li apprezza. I cosplayer possono scambiarsi consigli, opinioni, esperienze e ammirazione, e creare legami di amicizia e di affinità.
Tuttavia, il cosplay non è privo di sfide e di difficoltà.
Una di queste riguarda il rapporto tra bellezza e comodità nella scelta e nella realizzazione del costume. Infatti, i cosplayer devono confrontarsi con due esigenze contrastanti: da un lato, quella di essere il più possibile fedeli al personaggio e di ricrearne ogni minimo dettaglio; dall’altro, quella di essere a proprio agio e di poter resistere a lunghe ore in piedi, tra folla, caldo e sudore.
La bellezza e la fedeltà al personaggio sono valori importanti per i cosplayer, che spesso si sottopongono a diete, allenamenti, trucchi, parrucche, lenti a contatto e protesi per assomigliare il più possibile al loro idolo. Inoltre, investono molto tempo e denaro nella ricerca e nell’acquisto dei materiali, degli accessori e degli strumenti necessari per realizzare il costume, che può essere molto elaborato e complesso.
La comodità, invece, è un fattore che spesso viene trascurato o sacrificato in nome della bellezza e della fedeltà. Molti cosplayer, infatti, si trovano a indossare costumi scomodi, pesanti, ingombranti, caldi, stretti o pruriginosi, che limitano i loro movimenti, la loro respirazione, la loro vista e il loro udito. Questo può causare disagi fisici, come mal di testa, nausea, stanchezza, irritazioni, vesciche, crampi e svenimenti, ma anche psicologici, come ansia, stress, frustrazione e insicurezza.
Come si può quindi conciliare la bellezza e la comodità nel cosplay? Non esiste una risposta univoca, ma dipende dalle preferenze, dalle capacità e dalle aspettative di ogni cosplayer. Alcuni consigli utili, però, possono essere i seguenti:
- Scegliere un personaggio che si adatti al proprio fisico, al proprio stile e al proprio budget, senza forzare troppo la propria immagine o il proprio portafoglio.
- Provare il costume prima dell’evento, per verificare che sia confortevole, funzionale e resistente, e per apportare eventuali modifiche o correzioni.
- Prendersi cura del proprio corpo, idratandosi, alimentandosi, riposandosi e rinfrescandosi adeguatamente, e portando con sé un kit di emergenza con acqua, cibo, cerotti, forbici, ago e filo, spille, colla e trucco.
- Chiedere aiuto o consiglio ad altri cosplayer, che possono offrire suggerimenti, trucchi, soluzioni e supporto, e condividere le proprie difficoltà e le proprie soddisfazioni.
- Ricordarsi che il cosplay è un hobby, un divertimento, un gioco, e non una competizione, una sfida, una prova. L’importante è divertirsi, esprimersi, socializzare e apprezzare il proprio lavoro e quello degli altri.
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