Orange Is the New Black è una serie televisiva statunitense trasmessa in streaming su Netflix, ideata da Jenji Kohan e prodotta da Lionsgate Television. La serie è ispirata alle memorie di Piper Kerman Orange Is the New Black: My Year in a Women’s Prison.
La serie narra in particolare le vicende di Piper Chapman, condannata a scontare quindici mesi di detenzione al Litchfield, un carcere femminile federale gestito dal Dipartimento Federale di Correzione, per un fatto avvenuto dieci anni prima, quando aveva trasportato una valigia piena di soldi di provenienza illecita per conto di Alex Vause, una trafficante internazionale di droga della quale un tempo era amante.
Dietro le sbarre, Piper rincontra Alex alla quale, nonostante un iniziale astio, si riavvicina. Oltre a loro, in carcere convivono tante altre donne, le cui storie vengono raccontate tramite l’utilizzo di flashback.
Mi piace molto che in ogni episodio venga approfondita la vita delle detenute del carcere, anche se spesso alcuni dei personaggi perdono un po’ di visibilità nel corso della narrazione e alcuni spariscono senza che ne venga spiegato chiaramente il motivo. In particolare, nella stagione sei non viene spiegato dove vengono portate alcune delle protagoniste e come si svolge la loro vita all’interno delle altre strutture.
E’ prevista una settima stagione, probabilmente l’ultima, che ruoterà sulla vita di Piper al di fuori del carcere, Alex che ha da scontare ancora 4 anni, Blanca che si trova in una struttura di detenzione per immigrati, Taystee che dovrà scontare la pena per la morte di Piscatella. Spero che non vengano lasciate in sospeso anche le storie delle ultime rimanenti all’interno del carcere di massima sicurezza.
Ho iniziato a vedere OINB perché ne ho sentito parlare spesso e devo dire che mi è piaciuta molto come serie, mostra tutto il marcio all’interno delle carceri e gli abusi di potere delle guardie, la differenza di trattamento a seconda delle estrazioni sociali ma anche le dovute eccezioni.
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