Netflix ha lanciato la tanto attesa serie anime Onimusha, ispirata all’acclamata serie di videogiochi survival di Capcom. Diretta dal rinomato regista Takashi Miike, la serie promette di essere un’autentica avventura ricca di azione e suspense. Onimusha segue le epiche vicende del leggendario samurai Miyamoto Musashi mentre affronta i demoni Genma in una terra vessata dalla povertà. La lama affilata di Musashi si abbatte sul male mentre attraversa scenari mozzafiato, offrendo agli spettatori uno spettacolo visivo senza precedenti. Gli appassionati della serie di videogiochi e gli amanti degli anime saranno sicuramente rapiti dalla storia avvincente e dalla sorprendente animazione di Onimusha.
La trama inizia con Musashi, un samurai ormai in età avanzata ma ancora temibile, che viene incaricato di dare la caccia a Iemon, un samurai rinnegato corrotto dai Genma. Questi esseri sovrannaturali e demoniaci hanno donato a Iemon poteri impensabili, rendendolo una minaccia per l’intera regione. Determinato a fermare la sua follia, Musashi decide di recarsi in un antico tempio per ottenere il potente Guanto degli Oni, capace di conferire al suo possessore poteri sovrumani. Ma quale sarà il prezzo da pagare per questo potere?
Musashi, accompagnato da un gruppo di guerrieri devoti, intraprende un pericoloso viaggio verso una remota regione montuosa dove Iemon ha stabilito la sua base e sta pianificando un’epica vendetta. La serie offre un mix avvincente di azione, intrighi e scontri epici, tenendo gli spettatori incollati allo schermo fino all’ultimo episodio.
Rispetto ai videogiochi, la serie anime si differenzia nel racconto della storia, ma si ispira alla suggestiva ambientazione e al folclore giapponese che hanno reso popolare la saga di Onimusha. La narrazione, avvolta in un’atmosfera misteriosa, inizia con uno scontro epico al tempio per testare la degna dei poteri del Guanto degli Oni da parte di Musashi, un personaggio storico realmente vissuto tra il XV e il XVI secolo. Tuttavia, il motivo che ha portato un samurai così rinomato a dover affrontare questa sfida rimane oscuro fino alla fine della serie, lasciando il pubblico con molti interrogativi e suscitando curiosità sulla storia del nostro protagonista.
Sebbene la serie soffra di alcuni buchi di trama e di personaggi stereotipati, il gruppo di alleati di Musashi offre un interesse a parte, poiché sono tutti allievi del maestro che ha addestrato Iemon. La loro lealtà e l’onore giapponese sono la loro motivazione per unirsi a Musashi in questa pericolosa missione.Il ritmo narrativo iniziale può sembrare lento, con dialoghi filosofici che cercano di elevare il livello della serie, ma talvolta appesantiscono il lavoro e possono risultare noiosi per alcuni spettatori. Tuttavia, verso gli ultimi episodi, la serie prende slancio, offrendo una maggiore azione e combattimenti emozionanti. Tuttavia, l’accelerazione arriva un po’ troppo tardi nella trama e potrebbe far sì che alcuni spettatori abbiano già abbandonato la visione della serie.
Nonostante questi difetti narrativi, la serie brilla grazie all’eccezionale animazione, che combina modelli 3D, computer grafica e disegni realizzati a mano. Questa combinazione di tecniche innovative offre uno spettacolo visivo straordinario, lasciando a bocca aperta gli spettatori e confermando che il futuro dell’animazione potrebbe passare attraverso questa nuova formula. Nonostante qualche caduta di qualità nelle sequenze finali di combattimento, la serie rimane comunque un’esperienza coinvolgente e avvincente per gli appassionati di anime.
Tratto e continua a leggere su: