The Omicron Variant: disinformazione cinematografica

Negli ultimi giorni, sui social sta circolando una locandina di un ipotetico film del 1963, “The Omicron Variant”, in cui sarebbe stata previsto una “variante Omicron”, omonima della nuova variante di Covid-19 scoperta recentemente in Sudafrica. Ma questo è solo un fotomontaggio realizzato prendendo spunto dalla locandina di un altro film per creare i “soliti complotti pre-meditati”.

La locandina incriminata descrive una mano insanguinata e una coppia rivolta, spaventata, verso il cielo, in un’atmosfera fanta-psichedelica tipica di quel periodo: il titolo originale della pellicola protagonista di questo poster è “Phase IV” (“Sucesos en la IV Fase”, in spagnolo), un film del 1974 diretto da Saul Bass, in cui uno scienziato scopre che il cosmo influenza alcune specie di formiche in Arizona rendendole particolarmente aggressive, al punto da attaccare gli umani per dominare la Terra.

Se questo paradossale “fake” non bastasse, molte persone, condividendo questo post fanta-complottistico, hanno confuso questo film con un altro omonimo: stiamo parlando di “Omicron”, un film italiano del 1963, parodia dei film di fantascienza, diretto da Ugo Gregoretti. In questo film, si racconta la storia di un operaio, Trabucco, che tutti ritengono morto. Invece, è soltanto bloccato in tutti i suoi organi da Omicron, un abitante invisibile del pianeta Ultra, i cui abitanti intendono invadere la Terra. Prima di essere sottoposto all’autopsia Trabucco-Omicron riesce a far funzionare i muscoli, gli occhi, le orecchie, le ghiandole lacrimali e la respirazione. Non è ancora capace di decifrare il linguaggio umano, perché non è ancora riuscito a risvegliare la conoscenza, ma intanto per le straordinarie capacità automatiche viene riassunto nella fabbrica in cui lavorava. Tenta di usare violenza a una servetta, Lucia, scopre il luogo dove si riuniscono dei sovversivi e indirettamente denuncia i loro nomi. Ma quando si accorge di amare Lucia comincia a ritrovare la coscienza: ora Omicron vorrebbe ritornarsene al suo pianeta, ma non lo può fare finché Trabucco non viene ucciso mentre esorta gli operai a scioperare.

Altre fonti osservano che esiste una “somiglianza” con un altro film “demenziale”, molto più recente (2013), Visitor to Planet Omicron,  in cui una coraggiosa vedova dell’Arizona conquista un un alieno arrivato sulla terra portando con se un pericoloso virus, grazie alle sue doti culinarie. Insieme tenteranno di soverchiare il governo corrotto che ha dato vita a questa pantomima galattica..

Purtroppo, non è la prima volta che vengono condivisi presunti vecchi manifesti o estratti di documentari con l’obiettivo di dimostrare che la pandemia di Covid-19 sarebbe stata creata a tavolino da qualche complotto globale: giù qualche mese fa una grafica presunta del 1956 avrebbe descritto “la vita nel 2022”, annunciando un’epidemia globale proveniente dall’Asia nel 2020.

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