Odio il Natale, una commedia romantica in 6 episodi, vede Pilar Fogliati alle prese con la ricerca dell’amore per il momento più critico dell’anno, quello dei giorni che precedono la cena di Natale con la famiglia. La serie sarà disponibile su Netflix in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 7 dicembre 2022.
Pilar Fogliati è la protagonista Gianna, affiancata da Beatrice Arnera (Titti) e Cecilia Bertozzi (Caterina), che interpretano le sue migliori amiche, e Fiorenza Pieri (Margherita), che interpreta la sorella. Massimo Rigo e Sabrina Paravicini sono Pietro e Marta, i genitori di Gianna, mentre Marzia Ubaldi interpreta Matilde, l’anziana paziente dell’ospedale con cui la protagonista si confida. A far parte del cast anche Nicolas Maupas (Davide), Marco Rossetti (Carlo), Alessio Praticò (Mario), Marcos Vinicius Piacentini (Thomas), Glen Blackhall (Umberto), Alan Cappelli Goetz (Diego), , Gabriele Falsetta (Patrizio) e Simonetta Solder (caposala).
Alla regia i CRIC (Davide Mardegan e Clemente De Muro), mentre la sceneggiatura è firmata da Elena Bucaccio, Viola Rispoli e Silvia Leuzzi. La serie è prodotta da Matilde e Luca Bernabei per Lux Vide, Società del Gruppo Fremantle, ed è un adattamento della serie Netflix norvegese Natale con uno sconosciuto di Per-Olav Sørensen.
https://www.youtube.com/watch?v=rLMJ4QVU_nk
SINOSSI
Tutti amano il Natale. Tutti… tranne Gianna. Non è colpa del presepe, delle lucine, dei regali. È che il Natale, da quando ha trent’anni, ce l’ha con lei. Il Natale la giudica. Il Natale le chiede (e ci chiede): a che punto sei della tua vita? Gianna sinceramente pensava di essere a buon punto, tre amiche, un lavoro da infermiera che le piace. Ma il Natale se ne frega del tuo lavoro. A Natale tutto parla di coppia e famiglia. E Gianna una famiglia tutta sua non ce l’ha. E così fa una promessa: alla cena della vigilia arriverà accompagnata.
Ma da chi? Ha 24 giorni per scoprirlo. 24 giorni su e giù per i ponti di Chioggia e le calli di Venezia, tra appuntamenti al buio, sbagli colossali, notti di sesso e pianti con le amiche. 24 giorni per capire che non è il Natale a giudicarla, ma è lei stessa. Per scoprire che l’amore è dappertutto, basta solo aprire gli occhi e accettare la vita per quello che è. Uno splendido casino.
NOTE DI PRODUZIONE
Odio il Natale non è una romantic comedy, è qualcosa di più. È una love comedy. Love comedy nel senso che parla di Amore. Amore familiare, amore fraterno, amore per il proprio lavoro. Ambientata in un luogo magico, in un’Italia che è contemporaneamente poco raccontata ma molto iconica, l’Italia che si specchia sulla laguna tra Chioggia e Venezia. Luogo fisico, ma anche dell’anima. I canali, i ponti, le case sospese sull’acqua, come sono ancora sospese le vite delle nostre protagoniste, giovani donne pronte a spiccare il volo. Questa è una serie di risate, di pianti, di donne, di famiglie, di sbagli grossi come una casa, di scarpe e di speranza. Di vino. Infatti, a Chioggia, che è la città della nostra serie, il Natale è fatto di bar dove si bevono caffè ma anche ombre di vino. È fatto di cicchetti, piatti piccoli da mangiare in piedi, mentre si chiacchiera. È fatto di grandi pranzi di famiglia dove tutti parlano uno sull’altro. Di botteghe piene di cibo, di biciclette, di musica, di tutto quello che rende l’Italia “il posto dove vogliamo stare”. Luca Bernabei produttore della serie e AD di Lux Vide afferma:
“Continuiamo nel nostro percorso di valorizzazione dei piccoli e grandi tesori del territorio italiano che a volte noi Italiani non conosciamo ma che il mondo ama e ci invidia! Chioggia è la cornice ideale per una storia che parla di relazioni, e sono le relazioni a dare qualità alla nostra vita. È importante rifletterci sempre, magari con un sorriso”.
di Luca Bernabei – Produttore e Amministratore delegato Lux Vide
NOTE SULLE LOCATION
A fare da sfondo alle vicende della protagonista Gianna è Chioggia. Una cittadina sull’acqua tanto affascinante e unica quanto la ‘sorella maggiore’ Venezia, ma allo stesso tempo in grado di rivelare una realtà più piccola, in un certo senso ridimensionata per riflettere il carattere più intimo e familiare che permea la serie. Chioggia è dunque il posto ideale per ambientare una commedia degli equivoci in cui è normale incontrare per caso le proprie amiche nelle caratteristiche vie, imbattersi nei propri familiari o incappare in qualche vecchia fiamma con cui non si vorrebbe avere nulla a che fare.
Le location della serie sono identificate con i punti di interesse più di rilievo di Chioggia. Fondamenta Canal Vena, con il suo sottoportico, è la via che i personaggi principali percorrono abitualmente, dove si trovano sia la gastronomia del padre di Gianna, sia il mercato del pesce, sia la caffetteria di Caterina dove Gianna e le sue amiche si incontrano per chiacchierare e brindare. Mentre sullo sfondo si scorgono il Campanile di San Giacomo e la Chiesa della Santissima Trinità. Due palazzi storici di Chioggia hanno ospitato i set della serie: Palazzo Ravagnan Brusomini Naccari delle Figure, dove la protagonista festeggia con i colleghi il Natale, e Palazzo Grassi Naccari, dove è situato l’ospedale fittizio in cui lavora la protagonista. Un altro punto di riferimento fondamentale è il Ponte di Vigo, dove la statua del Bambin Gesù cade tragicomicamente nel canale. Infine, uscendo da Chioggia ma rimanendo sempre in Veneto, troviamo un’ultima location suggestiva: il Castello San Salvatore (Susegana, in provincia di Treviso), dove Carlo, uno degli spasimanti di Gianna, invita la protagonista a cena per fare colpo su di lei.
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