CorriereNerd.it

Chi è Obi-Wan Kenobi?

Pochi personaggi della saga di Star Wars possono vantare un’eredità tanto duratura e carismatica quanto quella di Obi-Wan Kenobi. Da saggio mentore nella trilogia originale a giovane e impetuoso cavaliere Jedi nei prequel, il personaggio ha attraversato le epoche cinematografiche con una coerenza rara per un universo narrativo così vasto e stratificato. Interpretato inizialmente dal leggendarioAlec Guinness e poi da Ewan McGregor, Obi-Wan è diventato una figura iconica, incarnando i valori e i dilemmi dell’Ordine Jedi con una profondità che ha resistito alla prova del tempo.  Quando Alec Guinness portò Obi-Wan Kenobi sul grande schermo nel 1977, conferì al personaggio un’aura di mistero e saggezza, rendendolo una guida spirituale per il giovane Luke Skywalker. Il suo Obi-Wan era un uomo segnato dal passato, un Jedi che aveva vissuto il declino dell’Ordine e ora si preparava a trasmettere la sua eredità all’ultima speranza della galassia. Nonostante Guinness fosse inizialmente scettico riguardo alla saga di Star Wars, la sua interpretazione è diventata una delle più memorabili della trilogia originale.

Poi arrivarono i prequel, e con essi una nuova incarnazione di Obi-Wan, affidata a Ewan McGregor. Il giovane attore scozzese non solo raccolse l’eredità di Guinness, ma la arricchì con una performance che univa rispetto e innovazione. McGregor catturò con straordinaria precisione i toni di voce, i gesti e la solennità del suo predecessore, riuscendo però a rendere il personaggio più umano e sfaccettato. Il suo Obi-Wan era un guerriero leale, un amico devoto e un maestro che lottava con le responsabilità di un destino segnato dalla tragedia. Se i prequel di Star Wars hanno spesso diviso il pubblico e la critica, l’interpretazione di McGregor è stata quasi universalmente lodata. Nonostante la narrazione fosse focalizzata sulla caduta di Anakin Skywalker e sull’ascesa di Darth Vader, il personaggio di Obi-Wan riuscì a imporsi come uno dei punti di forza della trilogia, regalando momenti di profonda emotività e azione avvincente. La sua battaglia finale in  Star Wars: La Vendetta dei Sith, carica di dolore e disperazione, rimane uno dei duelli più intensi e drammatici della saga.

Dopo Episodio III, il destino di Obi-Wan rimase avvolto nel mistero per anni. Con un vuoto narrativo di due decenni tra La vendetta dei Sith e Una nuova speranza, i fan hanno a lungo desiderato un approfondimento su questo periodo cruciale della sua vita. Ewan McGregor stesso non ha mai nascosto il desiderio di tornare nei panni del Jedi, alimentando le speranze con dichiarazioni e battute che lo vedevano entusiasta all’idea di esplorare ulteriormente il personaggio.  L’annuncio della omonima serie di Disney+ è stato accolto con entusiasmo quasi unanime. Dopo anni di speculazioni e richieste, finalmente il pubblico ha avuto l’opportunità di vedere McGregor riprendere il ruolo che lo aveva consacrato. Il progetto ha rappresentato non solo un ritorno nostalgico, ma anche una rara occasione per approfondire il tormento e la solitudine di un Jedi in esilio, braccato dall’Impero e tormentato dai rimorsi.

lava

Il pianeta natale di Obi-Wan Kenobi era Stewjon e non Coruscant. Questo astro fu creato per scherzo da George Lucas durante un’intervista con Jon Stewart alla Celebration V il 14 agosto 2010. Quando Stewart chiese il nome del pianeta di Obi-Wan, Lucas rispose ironicamente “Stewjon”, unendo il suo nome a quello del pianeta. Nonostante fosse una battuta, Stewjon fu ufficialmente canonizzato e inserito nel G-canon di Star Wars, sostituendo il precedente dato che indicava Coruscant come pianeta natale di Obi-Wan. La notizia fu confermata e il pianeta fu incluso in guide e mappe galattiche come il “The Essential Atlas”.

Prima di diventare un maestro Jedi, Obi-Wan è stato uno studente sotto la guida di Qui-Gon Jinn. Durante la missione per proteggere la regina Amidala, Obi-Wan incontra per la prima volta il giovane Anakin Skywalker, un servo droidi originario dal pianeta desertico di Tatooine. Quando Qui-Gon Jinn viene ucciso in battaglia, Obi-Wan approva il desiderio del suo mentore di addestrare Anakin come Jedi, sebbene avesse dei dubbi sulla sua capacità di far diventare il giovane Jedi un vero cavaliere. Obi-Wan svolge il ruolo di mentore per Anakin durante gli anni della guerra dei cloni. Tuttavia, Obi-Wan si preoccupa per l’impulsività e l’arroganza di Anakin e cerca di indurlo a essere più prudente nei suoi pensieri e azioni. Quando Anakin abbandona l’ordine Jedi per unirsi al lato oscuro e diventare Darth Vader, Obi-Wan si confronta con il suo ex-allievo in una battaglia epica sulla luna di lava Mustafar. Obi-Wan è costretto ad uccidere Anakin per fermare la sua instabilità, ma è distrutto dal dolore di aver perso il suo miglior amico e un tempo il suo allievo più promettente.

Dopo l’ascesa dell’Impero Galattico di Palpatine, il vecchio Ben Kenobi era ormai diventato eremita nella depressione dello Jundland su Tatooine, ma ricevette una strana visita di un giovane, che non vedeva dal momento della sua nascita con due strani droidi. Uno dei due, chiamato C1-P8 (R2-D2), conteneva un messaggio di aiuto della Principessa Leia , nel quale gli veniva chiesto di recarsi ad Alderaan, paese natio della principessa, e consegnare il droide C1 contente i piani della nuova potente arma dell’Impero. Obi-Wan – questo era il suo vero nome – rivelò, nel momento del primo incontro, al giovane Luke Skywalker i misteri della Forza. Donò al giovane la spada laser del padre, che Luke credeva morto. Ma in realtà tanto tempo prima il maestro Jedi aveva avuto proprio il padre di Luke come studente, Anakin, ma sottovalutò il potere del Lato Oscuro e non poté impedire che ne venisse sedotto dall’imperatore Palpatine. Affittò dunque una nave, Millennium Falcon, ma arrivato nelle vicinanze di Alderaan, non trovò il pianeta e, insieme a Luke e Han Solo, venne catturato dalla Morte Nera, la stazione imperiale di cui lui nascondeva i segreti. Kenobi s’incaricò di disattivare il raggio traente, ma nel tentare di fare ciò si confrontò nuovamente con Anakin, che da tempo aveva assunto l’identità dell’Oscuro Signore dei Sith Darth Vader. Il vecchio Jedi si fece volontariamente sconfiggere, divenendo un tutt’uno con la Forza. In questa veste spirituale egli continuò a guidare Luke, indirizzandolo sul pianeta paludoso di Dagobah, casa del suo maestro Jedi Yoda, e aiutandolo così nel suo tentativo di salvare lo spirito del padre e rovesciare l’Impero.

Nonostante la sua morte proprio all’inizio della trilogia originale, il personaggio è rimasto un’icona culturale e la sua influenza è stata evidente nella trilogia sequel e in diverse opere di fantasia correlate. Il personaggio di Obi-Wan subì notevoli cambiamenti attraverso le varie stesure della sceneggiatura di Guerre Stellari (Episodio IV). Inizialmente egli era abbastanza eccentrico, molto brusco ed enigmatico. Nel suo ruolo di istruttore Kenobi era molto simile a come sarebbe stato Yoda ne L’Impero Colpisce Ancora.

In conclusione, Obi-Wan Kenobi è uno dei personaggi più amati della saga di Star Wars. Il suo ruolo come mentore e guida per Anakin Skywalker, così come la sua dedizione per proteggere e addestrare Luke Skywalker, lo rende un personaggio fondamentale per la trama generale della saga. La sua filosofia Jedi e la sua saggezza sono rimaste parte del cuore della storia di Star Wars, e il personaggio continua ad ispirare i fan di ogni generazione.

Redazione

Redazione

C'è un mondo intero, c'è cultura, c'è Sapere, ci sono decine di migliaia di appassionati che, come noi, vogliono crescere senza però abbandonare il
sorriso e la capacità di sognare.

Satyrnet.it vuole aiutare tutti gli appassionati che si definiscono "NERD"
a comunicare le proprie iniziative e i propri eventi: se volete inviare il
vostro contenuto per una pronta condivisione sul nostro network, l'indirizzo è press@satyrnet.it !
Aspettiamo le vostre idee!

Aggiungi commento