A fine giugno il supereroe gay Northstar convolerà a nozze con il fidanzato Kyle Jinadu, il tutto facilitato dalle ultime dichiarazioni di Obama a favore dei matrimoni omosessuali. Si sposeranno a New York, uno dei sei stati a considerare legale il matrimonio tra gay. Segue a ruota la DC che a breve farà fare outing a uno dei suoi personaggi. Il richiamo alla realtà e ai timori più frequenti di tutta l’umanità è sempre stato molto forte, c’è un richiamo sociale, una demonizzazione delle paure e ora si giunge a riflettere il tema delicato dell’omosessualità. Secondo il filosofo Fabio Botto in ogni striscia è contenuto un significato altro, più profondo. Parla di manuali di filosofia a disegni, di supereroi che vanno a incarnare delle vere e proprie divinità. Rappresentano l’essere che è in ognuno di noi, i timori, i casi della vita quotidiana, le difficoltà e le aspirazioni. Forte è la voglia radicata in ognuno di noi di essere altro da sé di desiderare una forza che non si ha e di essere in un qualche modo… super. Così si parla di mitologia del XX secolo incarnata da eroi in calzamaglia e prosperose eroine pronte a tutto pur di salvare il pianeta. Stanlee, padre della Marvel è ebreo, e secondo Botto il suo intento è quello di unificare una molteplicità della realtà in cui viviamo e agiamo quotidianamente, una realtà ormai provata e privata delle energie vitali. Così vedremo un collegamento con il panteismo neoplatonico e l’universo infinito la cui chiave si potrà ritrovare nelle aperture ai nuovi mondi degli eroi dei fumetti. Sicuramente il discorso dell’omosessualità inserito in un qualcosa di semplice e quotidiano come le strisce disegnate non sarà esente da dibattiti, polemiche e omofobie varie, tipiche di paesi altamente bigotti e moralisti. Aggiungerei un bel FALSI moralisti. Ho trovato interessante tutto ciò anche se in fondo non si sa bene cosa c’è sotto, non ne conosco il background e trovo estremamente stimolante avere la possibilità di saperne di più.