Carissimi lettori, preparatevi a un viaggio sensoriale senza precedenti, mentre mi avventuro a valutare “Non siamo mai stati sulla terra” di Rocco Tanica. Questo libro è garantito per spingere i confini della vostra immaginazione fino all’estremo e lasciarvi a bocca aperta con la sua audacia letteraria.
Ora, da dove cominciare? Tanica, noto per essere un musicista e compositore tra i più eccentrici, si è avventurato nel mondo della scrittura con uno scettro di pazzia indiscutibile. “Non siamo mai stati sulla terra” non è solo un titolo audace, ma è anche un vero e proprio inno all’assurdità della vita.
Iniziamo con il protagonista di questa tortuosa avventura, Elio Delami. Che tipo di nome è questo? Sembra un cross tra un detective di noir francese e un messaggero cosmico proveniente da un’altra dimensione. E’ un personaggio straordinariamente comune, ma allo stesso tempo estremamente stravagante. Tanica ci trascina nella sua scia di follia con una scrittura tanto cinica quanto divertente.
La trama? Beh, cari amici, la trama è qualcosa di completamente imprevedibile! Elio Delami si trova coinvolto in un incidente stradale che lo catapulta letteralmente in un’altra dimensione, un luogo dove tutto è assurdo e privo di senso. Elio si ritrova a dover affrontare incontri bizzarri e surreali, come un dialogo con una pianta carnivora intellettuale o un matrimonio con una cavalletta di nome Gertrude (ma non fate mai confusione con Gretl, il coniglietto gigante parlante).
Tanica ci sorprende in ogni pagina con la sua immaginazione travolgente e la sua ironia pungente. Il suo utilizzo della lingua è una vera e propria gioia per gli amanti delle parole. Gioca con i significati, le metafore e le similitudini, creando un flusso verbale che spesso sfida la nostra concezione della realtà. Una descrizione viscerale della confusione e del disorientamento che Elio prova viene creato attraverso un linguaggio poetico ed evocativo, che ci fa sbuffare dal ridere mentre ci chiediamo cosa diavolo stiamo leggendo.
Ma cosa rende questo libro così speciale, oltre alla sua follia disarmante? Oltre all’ironia travolgente e alle situazioni assurde, Tanica riesce a tirare fuori dei messaggi profondi sull’esistenza umana e sulla consapevolezza. Attraverso le esperienze e le osservazioni di Elio, ci troviamo a riflettere sulla nostra stessa vita e sulla natura delle nostre percezioni di realtà. Tanica ci invita a mettere in discussione la nostra visione del mondo e a esplorare il potenziale di alternative imprevedibili e inaspettate.
Un’altra nota positiva di “Non siamo mai stati sulla terra” è la sua struttura non convenzionale. Non si tratta semplicemente di un inizio, un nodo e una conclusione lineari. Tanica si intreccia tra passato e presente, inserendo flashback e note a piè di pagina che aggiungono strati di profondità e sfumature al racconto. Questa struttura non convenzionale può confondere alcuni lettori più abituati a trame lineari, ma per chi è disposto a lasciarsi coinvolgere in questo caos controllato, la ricompensa sarà immensa.
D’altro canto, devo ammettere che “Non siamo mai stati sulla terra” potrebbe non essere adatto a tutti i palati. Se cercate una lettura leggera e lineare, potreste rimanere delusi dai continui salti tra realtà, personaggi eccentrici e situazioni che sfidano ogni logica. Tuttavia, se siete disposti a mettervi in gioco e a lasciarvi trascinare in questa bizzarra avventura, potreste trovare una nuova dimensione di divertimento e riflessione.
In conclusione, “Non siamo mai stati sulla terra” di Rocco Tanica è un libro che fa ridere, riflettere e gridare di confusione. È un’opera audace e folle, che sfida le convenzioni della narrativa e spinge i confini della nostra immaginazione. Tanica ci mostra una nuova prospettiva sulla vita e sulla realtà, attraverso una scrittura viva e poetica che ci cattura fin dalla prima pagina. Questo libro non è per tutti, ma se siete disposti ad abbandonarvi alla sua pazzia, vi aspetta un’avventura indimenticabile. Pronti a mettere alla prova la vostra percezione del mondo e a ridere fino alle lacrime? Allora “Non siamo mai stati sulla terra” è il libro perfetto per voi.