È un romanzo tra pulp e sperimentazione che esplora la spirale autodistruttiva di un giovane alla ricerca di un significato. Ha come titolo “Non sbronzarti mai all’ora di punta” ed è opera di Andrea De Curtis, fiorentino ma bolognese di adozione, che si è avvicinato al mondo della scrittura dopo aver lavorato come operaio tessile in una fabbrica di Prato.
Il suo stile è caratterizzato da osservazioni acute, personaggi variegati e situazioni in cui è facile identificarsi, anche grazie allo stile di scrittura senza fronzoli.
Attratto dalla straordinaria forza della letteratura e dal potere della poesia, De Curtis ha intrapreso una strada di nuove esperienze e creatività, che lo hanno portato a trasferirsi a Bologna.
Una storia accattivante che si sviluppa nell’arco di 162 pagine, scritte in modo dinamico, quasi febbrile.
“Non sbronzarti mai all’ora di punta” è ambientato in una periferia degradata, dove seguiamo il ventisettenne Dave sprovvisto di obiettivi. Immerso nell’odio per il mondo e frustrato dalla monotonia della sua esistenza, il protagonista cade in una spirale autodistruttiva, influenzato da personaggi psicotici e dall’abuso di alcol, droghe, crimini e situazioni violente.
L’unica figura permanente nella sua vita è Nina, che potrebbe essere la sua salvezza da una distruzione totale. Alla resa dei conti, “Non sbronzarti mai all’ora di punta” tratta di quelle scelte cruciali che hanno il potere di influenzare il futuro di una persona, e di come coloro che ci circondano possono avere un forte effetto sulla strada che decidiamo di percorrere.
Il romanzo di De Curtis è un’intensa e provocatoria lettura che esplora temi complessi come la disperazione, la ricerca di un senso nella vita e la lotta contro i propri demoni.
Con la sua scrittura coinvolgente, Andrea De Curtis si afferma come uno degli autori emergenti da tenere d’occhio nella scena letteraria.
Lo stile del romanzo può essere definito “pulp”, diretto e sperimentale. De Curtis mira a una scrittura cruda e ritmata, alternando ricercatezza a semplicità attraverso un linguaggio realistico ed emotivo nato da situazioni estreme, in linea con l’atmosfera viscerale che si respira in ogni pagina.
Chi apprezza lo stile di autori come Chuck Palahniuk (Choke, Fight Club) o Marco Philopat (Costretti A Sanguinare) troverà una certa affinità con la prosa di De Curtis, che rimane tuttavia unica nel suo genere.
Il suo approccio narrativo senza filtri riesce a coinvolgere il lettore in modo immediato e con molta forza d’impatto.
Un lavoro unico e genuino insomma, che mostra una forte determinazione dell’autore, soprattutto nell’evitare l’uso di piattaforme social.