“No Longer Allowed in Another World” (Isekai Shikkaku), una serie manga scritta da Hiroshi Noda e illustrata da Takahiro Wakamatsu, è una delle opere più interessanti e provocatorie che emergono dal panorama degli isekai moderni. Inizialmente pubblicato nel 2019 sulla piattaforma Yawaraka Spirits di Shogakukan, il manga ha catturato l’attenzione di lettori in Giappone e all’estero grazie alla sua trama oscura, il suo trattamento maturo di temi sensibili e la sua visione spiazzante del genere isekai. Mentre la maggior parte delle storie di questo tipo si concentra su avventure epiche e mondi fantasy, No Longer Allowed in Another World esplora questioni ben più complesse e dolorose, con una riflessione sul suicidio, la depressione e la solitudine, sfidando le convenzioni del genere.
La storia inizia con un uomo depresso, un autore anonimo noto semplicemente come Sensei, che, insieme alla sua fidanzata Sacchan, prende la tragica decisione di togliersi la vita. Il loro piano sembra essere un patto finale, con i due pronti a lanciarsi in un fiume impetuoso. Tuttavia, prima che possano compiere il loro gesto, un tragico incidente stradale li interrompe, catapultando Sensei in un altro mondo. Qui, incontra Annette, una giovane sacerdotessa elfica che afferma di averlo invocato per svolgere il ruolo di eroe. Ma Sensei, distante dalla missione eroica, rifiuta la sua chiamata. L’unico desiderio che lo motiva è la ricerca di Sacchan, che crede possa essere anch’essa giunta in questo nuovo mondo, dando un obiettivo alla sua vita che altrimenti sarebbe privo di scopo.
L’aspetto più intrigante e distintivo di No Longer Allowed in Another World è, senza dubbio, il suo approccio al suicidio e alla depressione. Il protagonista è un uomo che, a causa della sua sofferenza emotiva, sembra incapace di trovare qualsiasi valore nel vivere, ma la sua tragica condizione psichica non è trattata con superficialità. La trama non si limita a offrire una fuga fantasy, ma affronta il tema della sofferenza psicologica in modo crudo e realistico. La ricerca di Sensei per Sacchan non è solo una questione di avventura, ma un disperato tentativo di ritrovare qualcosa che dia senso alla sua esistenza. Questo approccio onesto e sfaccettato al dolore emotivo rende la serie una riflessione potente sulla natura della sofferenza e sul suo impatto sulle persone.
Inoltre, un altro tema prominente che emerge è quello della solitudine e della difficoltà di formare legami significativi. Mentre Sensei inizialmente rifiuta qualsiasi interazione, convinto che nulla possa realmente salvarlo, il suo incontro con Annette e la catgirl Tama lo costringe a confrontarsi con il fatto che anche la solitudine più profonda può essere alleviata attraverso il contatto umano, anche quando inizialmente è respinto. Le relazioni che si sviluppano tra i personaggi non sono semplici collegamenti narrativi, ma diventano il motore che permette a Sensei di evolversi. Il manga esplora l’importanza di queste connessioni, mostrando che anche le interazioni più improbabili possono portare guarigione e crescita.
Una riflessione altrettanto significativa riguarda il concetto di “eroismo”. Sensei è un uomo che rifiuta il ruolo di eroe. Egli non si sente degno di essere visto come tale, soprattutto quando il suo scopo in questo mondo è radicato in un atto disperato di suicidio. Tuttavia, le sue azioni e le sue interazioni con gli altri personaggi lo mettono gradualmente di fronte alla realtà di ciò che significa essere un eroe: la responsabilità verso gli altri e l’impatto che possiamo avere sul mondo, anche quando non lo cerchiamo attivamente. Questa esplorazione del ruolo dell’eroe è particolarmente affascinante, poiché si distacca dalle rappresentazioni tradizionali del genere, sfidando il lettore a considerare la vera natura del coraggio e della forza.
La scrittura di Hiroshi Noda è coinvolgente e ben ponderata, capace di fondere riflessioni profonde con momenti di leggerezza e ironia, senza mai perdere di vista la drammaticità del tema centrale. Ogni capitolo è costruito con cura, e la tensione emotiva è palpabile mentre la storia si sviluppa. I dialoghi sono brillanti: spesso riflessivi, a volte mordaci, ma sempre autentici. Non c’è nulla di forzato nelle interazioni tra i personaggi, il che conferisce loro una profondità che li rende immediatamente reali e facili da connettere.
Le illustrazioni di Takahiro Wakamatsu sono straordinarie nel catturare la gamma di emozioni dei personaggi. I momenti di angoscia di Sensei, la vulnerabilità di Annette, e la spensieratezza di Tama sono magnificamente resi attraverso un disegno che riflette la gravità della narrazione. Il contrasto tra il mondo di fantasia e le tensioni emotive è visivamente stimolante, e ogni scena è tratteggiata con grande attenzione ai dettagli, facendo sentire il lettore parte integrante di questo mondo complesso e sconosciuto. La qualità dell’adattamento anime, che è stato trasposto nel 2024, si alza ulteriormente con animazioni fluide che portano la storia a un livello successivo, supportate da una colonna sonora che si adatta perfettamente alla tonalità della serie, accentuando il dramma e la riflessione.
Ma forse, ciò che più sorprende di No Longer Allowed in Another World è la sua capacità di scavare nell’animo umano, esplorando temi universali come la perdita, la speranza e la redenzione in un contesto che potrebbe sembrare inizialmente superficiale. Il manga non si limita a intrattenere, ma provoca e stimola una riflessione profonda. La sua forza risiede nell’abilità di prendere un genere che molti considerano trivialmente escapista e di trasformarlo in una storia che affronta le difficoltà della vita con un approccio straordinariamente umano e genuino. È un’opera che merita di essere letta, non solo per la sua storia avvincente, ma per la sua capacità di toccare corde emotive profonde e universali, lasciando il lettore con una sensazione di riflessione duratura.
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