Neuralink, la startup visionaria fondata da Elon Musk nel campo delle neurotecnologie, ha appena raggiunto un traguardo epocale: il primo paziente impiantato con il dispositivo ha sperimentato un’ampia gamma di nuove capacità, aprendo le porte a un futuro in cui il controllo dei dispositivi attraverso il pensiero diventa una realtà tangibile. Elon Musk stesso ha esclamato con entusiasmo sui social media: “100 giorni di successo” dall’implantazione del chip sviluppato da Neuralink.
Il dispositivo di punta di Neuralink, chiamato Telepathy, permette il controllo intuitivo di dispositivi come telefoni e computer attraverso i processi neurali del cervello umano. L’implantazione di questo dispositivo è stata eseguita con una precisione chirurgica, coinvolgendo la rimozione di una sezione cranica e l’inserimento di 64 fili ultra sottili, noti come “Stentrode”, che si estendono attraverso i vasi sanguigni fino alle regioni cerebrali pertinenti. Questi sensori sono poi controllati da remoto attraverso un dispositivo chiamato “Synchron Switch”, un ricevitore wireless impiantato sotto la pelle del torace, che digitalizza gli impulsi neurali e li trasmette a dispositivi esterni come computer, tablet e smartphone, consentendo agli utenti di attivare comandi semplicemente pensandoci.
L’interfaccia cervello-computer sviluppata da Neuralink è progettata con cura per essere completamente impiantabile e esteticamente discreta, consentendo alle persone di recuperare un livello di controllo e autonomia senza precedenti sui dispositivi digitali.
Il primo paziente ad essere sottoposto all’impianto del chip è stato Noland Arbaugh, 29enne che ha vissuto un’esperienza trasformativa grazie a questa tecnologia. Arbaugh testimonia che il chip gli ha restituito una sensazione di indipendenza e libertà, consentendogli di ricollegarsi con il mondo circostante, interagire con amici e familiari, e svolgere attività quotidiane senza il bisogno di assistenza continua.
Il principale obiettivo di Neuralink è quello di sviluppare un’interfaccia cervello-computer in grado di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità motorie, restituendo loro un senso di autonomia e libertà. Il monitoraggio continuo del paziente zero, Noland Arbaugh, è fondamentale per valutare l’efficacia e la sicurezza di questa tecnologia innovativa.
What’s on my mind? https://t.co/hq4n2Ep0BL
— Noland Arbaugh (@ModdedQuad) May 5, 2024
Nonostante i progressi entusiasmanti, ci sono ancora sfide da affrontare. Neuralink ha segnalato che alcuni fili del chip si sono ritirati dal cervello di Arbaugh, riducendo temporaneamente l’efficacia degli elettrodi e la velocità di trasmissione dei segnali neurali. Tuttavia, grazie a miglioramenti nell’algoritmo di registrazione e nelle tecniche di traduzione dei segnali neurali, è stato possibile ottenere un rapido miglioramento delle prestazioni, superando persino le aspettative iniziali.
Per Arbaugh, questa tecnologia rappresenta una nuova frontiera nell’interazione con il mondo digitale, eliminando la necessità di dispositivi di assistenza fisica e consentendogli di esplorare un nuovo livello di indipendenza e connettività. Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare per perfezionare questa tecnologia, i progressi finora raggiunti sono una testimonianza della straordinaria potenza delle neurotecnologie nel migliorare la vita delle persone.
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